Nikola Grbic: «La Sir Perugia deve imparare a soffrire»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Gennaio 19, 2015 16:00 Updated

Nikola Grbic: «La Sir Perugia deve imparare a soffrire»

Grbic Nikola (panchina)

il tecnico Nikola Grbic parla durante un tempo alla Sir Safety Perugia (foto Michele Benda)

È il momento di reagire per la Sir Safety Perugia. Il 3-1 incassato ieri pomeriggio a Trento ha portato a tre il numero delle sconfitte consecutive per i block-devils del presidente Sirci dopo i kappao in casa con Modena e quello in semifinale di coppa Italia sempre con Trento. È in particolare la sesta sconfitta in altrettante partite di Perugia contro le prime tre della classe, a dimostrazione che a capitan Vujevic e compagni manca al momento qualcosa per essere al livello delle big della Superlega. Un qualcosa da ricercare probabilmente nella continuità di rendimento. Perché sempre, in queste sconfitte maturate ad oggi, i bianconeri a tratti se la sono giocata alla pari, alle volte anche meglio, ma non hanno mai saputo mantenere il livello di gioco fino in fondo. Cosa successa anche ieri con un primo set giocato bene (61% in attacco, tre muri e due ace), per poi calare evidentemente nelle percentuali e nell’atteggiamento mentale. Ma è altrettanto chiaro che nella Sir vista nelle ultime tre uscite ci sono anche altre problematiche più tecniche e tattiche che dovranno essere oggetto dell’analisi di Grbic e del suo staff per impostare un lavoro in palestra che consenta alla squadra di migliorare e crescere. Già da oggi pomeriggio quando i ragazzi si ritroveranno al Pala-Evangelisti per preparare la quinta giornata di champions league prevista per giovedì sera alle ore 20,30 nell’impianto di Pian di Massiano. E se, con i tanti impegni in calendario, il tempo per allenarsi con cura è poco, d’altra parte è forse meglio scendere di nuovo e subito in campo perché in periodi di difficoltà non c’è medicina migliore che giocare per tornare alla vittoria. Vittoria che naturalmente andrà conquistata giovedì con i perugini chiamati ad una reazione d’orgoglio e ad una prestazione tecnica e mentale di rilievo. Sulla sconfitta di Trento, sul periodo bianconero e sulla sfida di giovedì al Tours le sensazioni di Nikola Grbic: «Abbiamo fatto un buon primo set, con qualche errore di troppo in battuta, ma nel complesso discreti nel gioco e infatti siamo riusciti a portarlo a casa. Poi si è spenta la luce. Perché questo black-out? Non credo sia un discorso solo tecnico, piuttosto una giornata storta sotto tutti i punti di vista, da quello tecnico a quello tattico in pratica in tutti i fondamentali fino all’aspetto mentale. Questo a differenza di Trento che invece mentalmente in questo momento è molto forte. Penso alle situazioni di difesa e copertura, che rappresentano il termometro dell’atteggiamento di una squadra, dove loro sono stati bravissimi. Dobbiamo migliorare certamente il fatto di giocare soffrendo, cioè rimanere attaccati all’avversario quando questo gioca bene. In quei frangenti non sappiamo soffrire, non continuiamo a fare le cose in campo al massimo. Credo che quando ci esprimiamo bene non c’è nessun avversario contro cui non possiamo giocare. Però è vero che non abbiamo intensità di gioco durante tutta la partita e l’unica strada è continuare a ricercarla e ad allenarla in palestra con tanta applicazione». Giovedì si scende in campo per la competizione europea. Le aspettative sono quelle di vedere in campo un’altra Sir. «È sempre un’altra partita, si riparte sempre da zero a zero. Ci sarà la difficoltà di giocare con la partita di Trento sulle spalle e la difficoltà derivante delle qualità dell’avversario. Sarà un Tours tosto, che difende tanto e che non molla mai. Per cui mi aspetto una gara molto dura. Le scorie di Trento? Visti i tanti impegni molto ravvicinati che ci sono nei prossimi giorni non abbiamo troppo tempo per stare lì a pensare. Di somme ne abbiamo già tirate e lo faremo ancora, ma ora dobbiamo voltare subito pagina, pensare alla sfida con i francesi e cercare di tornare alla vittoria, guadagnandocela con una bella prestazione. Non credo che abbiamo dimenticato come si gioca a pallavolo, per cui sono certo che ci sarà una reazione da parte di tutti».
(fonte Sir Safety Umbria Volley Perugia)

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