Per la Cm Studio Terni una ‘happy-fania’ a Pierantonio
Scontato dire che, dopo feste ed eccessi alimentari, ricomincia la serie C femminile. Scontato ma vero come tutte le cose scontate. C’è di vero che la Cm Studio Terni, in questo periodo, ha continuato a comporre presepi e alberi di Natale, dentro il rettangolo. C’è di vero che l’impegno è continuato e ha giocato, bene, il suo ruolo fra slalom di orari e corse per essere presenti e esserci; perché per ottenere ci vuole, perentorio, il non mollare e il non lasciarsi andare. C’è bisogno di non perdere mai di vista l’obiettivo, primo fra tutti e tra un aperitivo e un panettone, quello di continuare a tirare la slitta con destrezza e convinzione. E allora eccoci qua, dentro la ripresa, fuori casa, ben coperti visto il freddo che fa, con alle spalle una Befana di cui si vede ancora la scopa e il sacco svuotato. Il regalo è ben accetto e piace; si compone di tanti mattoni piccoli ma grandi e di tutte le forme, modello Lego. Nel primo set ci sono quelli verdi, per costruire il prato che prato non è ancora. C’è da subito poca acqua e larghe parti dove non ha attecchito; fin dall’inizio. Poi verso il confine del set è addirittura arido, a dir poco. Ed è per questo che il prato del vicino è, come accade spesso, migliore. È il vantaggio per la Cosmos Pierantonio. Dal sacco del secondo set la Befana ha tirato fuori i mattoncini bianchi, per comporre le pareti della casa ma, anche in questo caso, difficile trovare il senso. C’è chi confonde il tempo e il luogo; troppe persone sullo stesso mattone e poche al centro della stanza per le ternane. Soltanto alla fine della costruzione, tutto sommato, esclusa qualche parte sghemba, si arriva all’esito sperato ed è parità. Terzo round, un po’ sudati e ancora confusi, escono dal sacco i mattoni rossi, quelli per il tetto che deve essere coperto e anche in fretta. In questo periodo è meglio evitare di restare senza riparo. Continuano le incomprensioni, le complicazioni e più di qualche battuta sbagliata (21-21). È tanto difficile restare calmi quando le mosse non vengono come vorremmo. Però l’importante è ritrovare il libretto delle istruzioni e mettere subito a tacere la fretta, la frenesia e ricominciare davvero a comporre nel giusto verso i lati e poi il comignolo. Il tetto, a questo punto è fatto e le ospiti mettono il venticinquesimo mattoncino rosso. Con un po’ di cuore in gola per le scale e le salite con il carico pesante, è adesso, nel quarto momento, che servono le convinzioni e anche i dettagli. Allora via con l’ennesima sofferenza che il punteggio lascia presagire fino al 21-21. La Cm Studio guarda in terra, dove sono ancora alcuni mattoncini colorati e capisce che vanno assolutamente ancora piazzati, in breve tempo se fosse possibile e sarebbe meglio. È a quel punto, proprio nel preciso momento, che guardando in alto si capisce il senso di quel mucchietto ancora da collocare. Adesso è tutto chiaro, sono quelli dell’aereo che vola sopra il prato, la casa e il tetto; sorvola con maestria e rende tutto bello anche quello che forse non era. È l’ala che sfonda la barriera del suono; un boato catarsi di una gioia e regalo favoloso: la vittoria le appartiene.
COSMOS PIERANTONIO – CM STUDIO TERNI = 1-3
(25-22, 18-25, 21-25, 23-25)
TERNI: Pettini 19, Eresia 18, Lucidi 17, Bordoni 14, Ascani 5, Rossi 2, Dionisi (L), Di Patrizi 4, Varazi, Carlino, Lucchi, Compagnucci. All. Lucia Corazza.
(fonte Bosico Terni)