Lucia Marcacci: «San Giustino pronta a riaccendere la luce»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Febbraio 25, 2015 15:00 Updated

Lucia Marcacci: «San Giustino pronta a riaccendere la luce»

Marcacci Lucia (medita)

Marcacci Lucia (medita)

Domenica scorsa quella Top Quality San Giustino che aveva brillantemente battuto Orvieto si è sgonfiata sul più bello lasciando la scena alle avversarie. Dall’ipoteca sui tre punti (ricordiamo che le biancoazzurre conducevano un set a zero e per 24 a 22 nel secondo set) alla posta piena che invece è andata ad appannaggio della formazione locale, di differenza ne passa. A queste domande risponde, nel consueto commento di metà settimana, la regista e capitano Lucia Marcacci: «È successo che all’improvviso si è spenta la luce e che il black-out è stato totale, come se fossimo tante lampadine in serie alle quali stacchi la spina oppure spezzi un filo, smettono tutte di funzionare». Eppure, eravate partite con il piede giusto. «Certamente! Nel primo set, eravamo sempre avanti di uno o due punti, subivamo il loro pareggio ma poi le ricacciavamo sotto, perché la concentrazione era massima. Non a caso, abbiamo vinto di misura. Nella seconda frazione, non riesco ancora a spiegarmi cosa sia successo, né voglio parlare di eccessiva sicurezza, perché avanti 21 a 13 puoi anche leggermente mollare ma, quando vedi che le altre recuperano punto su punto, poi capisci che devi svegliarti. Non è purtroppo successo. E dire che avevamo ridotto al silenzio un intero palazzetto, ma loro hanno cominciato a riprendere fiducia e sono state abili nello speculare sui nostri difetti». Di perdere un set in maniera clamorosa ci può stare. È meno comprensibile il duro contraccolpo che hanno accusato le umbre e la mancanza di reazione. «Verrebbe da rispondere che abbiamo sentito vacillare le nostre sicurezze, perché magari la convinzione di potercela fare era forse anche eccessiva e dovuta inconsciamente al fatto che stessimo giocando contro una delle ultime in classifica. L’unica piccola attenuante è costituita dal fatto che Ostia, pur rimanendo nella zona calda, è ora un’altra squadra rispetto a quella da noi affrontata in novembre, con Momoli giocatrice di grande qualità. Con noi, ha collezionato la terza vittoria di fila e una spiegazione logica ci deve essere». Il tecnico Brighigna ha parlato anche di nervosismo ingiustificato; in fondo, non c’erano motivi per farsi sopraffare dalla tensione. «È vero anche questo. Ci siamo innervosite, oltre alla calma, abbiamo perso anche la lucidità, non eravamo più capaci di ‘sentirci’ mentre loro si sono strette l’una con l’altra». Guardando i numeri ed analizzando l’andamento della stagione, la conclusione da ricavare è che al momento le sangiustinesi siano belle solo in casa. «Perché magari in casa riusciamo a trovare quel qualcosa in più che ci ha permesso di vincere gare anche difficili, vedi quella contro Bologna. Più che di fattore campo, però, parlerei anche di un fisiologico ‘scarico’ di energie in settimana dopo aver dato tantissimo per battere Orvieto. Può capitare che a una maiuscola prestazione ne faccia seguito una in tono minore, anche contro chi ha molti meno punti di te in classifica, ma non giustifica comunque la sconfitta». Così come capita spesso che, dopo una prestazione negativa, l’orgoglio partorisca una prova da leoni… «A livello di intenzioni sarà così, siamo caricate al massimo per domenica prossima, sia perché Capannori ci dimostrò all’andata di che pasta era fatta, sia perché vogliamo cancellare subito Ostia e soprattutto dimostrare che il vero San Giustino è quello che lotta e vince, anche soffrendo».
(fonte San Giustino Volley)

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By Pianeta Volley Febbraio 25, 2015 15:00 Updated