La Cm Studio Terni stecca contro Foligno
Funziona un po’ come i tasti di un pianoforte: per avere un buon tocco occorrono dita di acciaio in guanti di velluto. E così, nel turno infrasettimanale di serie C femminile, la Cm Studio Terni suona il primo brano. Bello, per sintetizzare, fatto di note e guizzi e soprattutto movimento. Ottimi attacchi, più di qualche muro e refrain riusciti. Sembra proprio il preludio di note ben assemblate per le ternane. Le svisate dell’appena dopo hanno, invece, un sapore diverso e la Vis Fiamenga Foligno suona decisamente meglio; il direttore d’orchestra le segue con battute continue e mai silenti. Le porta per mano fino all’ultimo suono. Lì per lì il pubblico di casa prova a urlare e a battere dove il dente duole, ma l’orchestra accusa il colpo e riesce a vacillare. Non c’è silenzio il questo mare di ossido di carbonio… poco distante un pino nano cade e la Bosico fa il giro di campo con il dubbio nelle ginocchiere. Certo, innegabile è l’abnegazione e chissà se questa sera basterà. È un tempo strano dove cambia temperatura e sonorità. Facile a dirsi da fuori, seduti su grumi di cemento a incitare. Il gioco del ‘se’ è sempre pronto ma le carte si sono piegate. Terni fa i conti con le defezioni, infortuni e chiavi di violino che perdono la riga del pentagramma. C’è, a sostenere la squadra che regge, la voglia di fare e la sensazione che il concerto debba ancora iniziare. Il risultato è speculare in favore delle ospiti che è forza da sostenere. Poi, nel parco della musica, quello che diventa e resta fondamentale è tenere la nota e accoppiarla con quella di altri strumenti. Ma siamo tutti apprendisti di un mestiere dove non si diventa mai maestri, checché se ne possa dire o pensare. Si regge punto a punto, alcune volte sembra la sintonia giusta e non c’è distorsione; in altre vengono i brividi a guardare le sferzate di un violino che suona davvero bene. La Cm Studio tiene e poi cede, ma solo nell’ultimo istante, la serata si conclude e anche il concerto. Ci si saluta con al centro la rete, ci si alza con le borse da riportare, tutti a fondo campo ad allentare strumenti a corda e strette di mano a suggellare che chi ha vinto ha fatto bene e chi ha perso non ha fatto male. Arrossire è il colore della virtù e il silenzio profuma sempre di più delle parole.
CM STUDIO TERNI – VIS FIAMENGA FOLIGNO = 1-3
(25-23, 18-25, 18-25, 23-25)
TERNI: Eresia 19, Pettini 18, Di Patrizi 11, Lucidi 8, Bordoni E. 7, Rossi, Dionisi (L), Carlino, Bordoni D., Lucchi. All. Lucia Corazza.
(fonte Bosico Terni)