Filippo Pochini, un perugino in difesa dei ‘lupi’

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Settembre 18, 2015 17:30 Updated

Filippo Pochini, un perugino in difesa dei ‘lupi’

Pochini Filippo (Santa Croce)

Filippo Pochini

Quando pensiamo ad un lupo sono due le immagini che vengono subito alla mente. Lla prima, più iconica, ci fa pensare ad un solitario che vaga per la foresta in cerca di una preda. La seconda ci fa pensare al branco, alla squadra per definizione, quella che si compatta per raggiungere un obiettivo comune. Il lupo, pardon, il giocatore che intervistiamo oggi è senza dubbio un membro del branco, prima di tutto perché gioca in una squadra che dice tutto col suo nome, parliamo dei Lupi Santa Croce, e poi perché di indole non è affatto un solitario. Filippo Pochini, nato a Perugia il 13 novembre 1989, 185 cm di altezza, è uno dei giocatori umbri che quest’anno disputerà, nel ruolo di libero, il campionato di serie B1 maschile (girone B) con la maglia dei conciari. Il suo racconto parte dalle origini: «Ho iniziato a giocare a pallavolo a 15 anni, dopo dieci anni passati nel calcio, periodo nel quale mi sono divertito e preso belle soddisfazioni. Poi ho deciso di cambiare ambiente, e anche grazie a mio padre ex pallavolista, sono passato alla pallavolo; ho iniziato con l’under 16 della Etruria Volley Corciano e dopo un anno ero tesserato con il Perugia Volley». Per nulla pentito della scelta fatta in adolescenza, Pochini ammette che per lui la pallavolo da circa dieci anni è un lavoro a tutti gli effetti, quindi quando non indossa ginocchiere e calzoncini, preferisce passare il tempo libero con la famiglia e gli amici. Ma se la macchina del tempo lo riportasse indietro… «Beh, credo avrei continuato a giocare a calcio, anche se oggi lo sport che amo di più è il beach volley». La sabbia, infatti, sembra essere diventata l’habitat naturale di questo lupo che in estate si trasforma in un giocatore di beach tra i più vincenti nel circuito. «Il beach volley per me è una droga; l’estate se non gioco mi sento come se mi mancasse qualcosa di veramente importante. È uno sport sicuramente molto faticoso e difficile da praticare ma le soddisfazioni a fine giornata, quando sei esausto e scottato dal sole, sono indescrivibili. In più abbiamo creato un gruppo di amici, i Fintibeachers, che farebbe invidia a chiunque». La stagione indoor sta per iniziare ma continuando a sfogliare l’album dei ricordi Pochini ricorda nitidamente la finale di coppa Italia di B2 di due anni fa, quando con Chiusi vinse il trofeo. «Eravamo sotto di due set con Lagonegro, ma vincemmo, è stato il momento più gratificante della mia carriera finora». La scaramanzia c’entra nelle vittorie. «Non sono un tipo che ci crede molto, magari ho quale abitudine, ad esempio l’anno scorso prima di una partita mi fermavo sempre nello stesso bar per prendere un caffè. Ma ho visto cose più assurde». Dopo essersi trasferito a Santa Croce e ricevuto le prime impressioni dai compagni, l’ottimismo non manca. «Sono contento di vivere questa nuova realtà, siamo una squadra giovane, io sono il secondo più anziano di età, e credo cha abbiamo delle ottime qualità ma possiamo migliorarci». Forse è presto per parlare di obiettivi stagionali ma lui ha le idee chiare. «Vogliamo combattere contro chiunque per arrivare a maggio con la speranza di continuare a giocare e lottare per qualcosa di importante». Scaramanzia o no, non diciamo altro. In palestra si suda sia con pesi e con le sedute tecniche il pomeriggio sotto la guida del capo branco coach Marco Bracci, non un nome qualsiasi nella pallavolo nazionale. «Mi sento molto fortunato ad averlo come allenatore, cercherò in tutti i modi per estrapolare da lui tutti i consigli possibili vista la sua notevole esperienza». L’esperienza della guida tecnica della squadra mista alla giovane età della formazione sono un bel mix per costruire una squadra che avrà come arma segreta. «Il gruppo, se riusciremo a creare una squadra compatta credo che sarà difficile batterci». Infine, a un lupo cui piace stare in famiglia, non mancherà il supporto dei tifosi numeri uno. «I miei nonni sono sfegatati, già si stanno organizzando per le trasferte da Perugia fino a Santa Croce, lo faranno svariate volte». Ancora poche settimane di preparazione e la stagione avrà inizio, quindi sarebbe di rito fare a Filippo Pochini il classico “in bocca al lupo”, ma chissà cosa risponderebbe la sua squadra.
Chiara Scardazza

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