Daniel Castellani: «Perugia può dare di più al servizio»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Novembre 5, 2015 15:30 Updated

Daniel Castellani: «Perugia può dare di più al servizio»

Castellani Daniel (allenamento)

Daniel Castellani (foto Michele Benda)

Ennesimo giorno di lavoro per la Sir Safety Sicoma Perugia. Dopo l’esordio con vittoria di ieri sera in Cev Cup contro i cechi del Karlovy Vary, tornano già oggi pomeriggio al Pala-Evangelisti i block-devils che vedono già all’orizzonte il big match casalingo della terza giornata di Superlega contro i campioni d’Italia in carica del Trento. Il rientro al palazzetto sarà certamente piacevole per capitan Buti e compagni reduci ieri dal secondo tre a zero consecutivo e da una prestazione, se non eccezionale, certamente efficace e concreta che ha evidenziato alcuni segnali di crescita ed altri aspetti sui quali lavorare. E farlo dopo un successo è certamente meglio. Tutte considerazioni già fatte nella sua testa dal tecnico bianconero Daniel Castellani, la sua disamina tecnica parte proprio dalla gara di mercoledì: «In allenamento abbiamo lavorato molto negli ultimi giorni su come limitare il numero degli errori, specialmente se la palla non è ottimale. Per cui giocare con il muro, fare qualche pallonetto, cercare un colpo più intelligente. Ci siamo detti che è meglio perdere per dieci contrattacchi vincenti degli avversari piuttosto che per dieci errori, per cui la palla buona si picchia forte, la palla brutta va gestita. E la partita di ieri ha detto che sotto questo aspetto stiamo migliorando. L’altro aspetto sul quale ci eravamo concentrati in palestra era migliorare in ricezione, averla più stabile, subire meno punti diretti, avere la possibilità sempre di attaccare. Ed anche in questo caso il match di ieri ha rappresentato un passo in avanti. Manca qualità ancora in ricezione, questo è certo, ma cresceremo. Infine ho visto nella squadra maggiori automatismi di attacco. Ieri ad esempio, a differenza delle prime due gare, è andata molto meglio la pipe. C’è poco da fare, bisogna lavorare». Quello del lavoro è un tasto sul quale il tecnico argentino insiste spesso. «Ai ragazzi dico sempre che ogni allenamento per noi è come una partita, significa tanto perché dobbiamo costruire quello che ci serve poi in gara. Questa squadra ha un grande potenziale, ma sicuramente abbiamo bisogno di tante ore di allenamento per farlo venire fuori. Penso alla battuta, dove c’è ampio margine. Penso al sideout (il vecchio cambio palla, ndr), dove ci sono automatismi ancora da affinare». Dunque sotto con le sedute tecniche al palasport, ma attenzione già rivolte al big match di domenica contro Trento. «Prima parlavamo della gestione del colpo d’attacco e domenica contro Trento questo aspetto è ancora più fondamentale. Come sbagli o scegli la decisione errata in attacco, Trento ti penalizza e ti mura. E noi lì dobbiamo essere bravi e furbi. Credo che a loro dia fastidio se non murano, per cui dobbiamo mettere la partita su un piano diverso, quello delle azioni lunghe, dobbiamo giocare bene in attacco contro il loro muro, non mettergli il pane in bocca che sono per Trento le murate secche. E poi credo che il rapporto battuta-ricezione sarà determinante. Cioè quanto potremo fare danni noi nella loro seconda linea e quanto potranno fare danni loro nella nostra».
(fonte Sir Safety Umbria Volley Perugia)

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