Francesca Valentini: «Combatto per vincere a Bastia»

Francesca Valentini

È stato l’ultimo arrivo in casa della School Volley Bastia matricola di serie B2 femminile, ha sposato la causa solamente a fine novembre, dopo essersi presa un anno sabbatico. Classe 1988, è cresciuta nella Sirio Perugia con la quale ha esordito in B2, nel 2009 è approdata a Marsciano (B1), per poi indossare la maglia del Trevi (B1) con il suo attuale allenatore Sperandio, poi ancora Perugia (B1) e la pausa di riflessione. Ma è stata anche capitano del team universitario che nel 2010 si è laureato campione d’Italia in Molise, oltre ad aver collezionato diverse esperienze sulla sabbia col beach volley. Il suo carattere emerge nei momenti più delicati: punti pesanti come macigni ed esultanze cariche di grinta; segni distintivi di una Francesca Valentini che ha ancora tanto da dare… e tanto da vincere: «Avevo smesso di giocare per scelta personale, tra il lavoro ed il fidanzato, ho deciso di prendermi un annetto per me. Poi le cose sono migliorate e la pressione delle compagne, soprattutto quella di Silvia Tosti, ha contribuito e molto. Soprattutto devo ringraziare una società composta da persone fantastiche che rappresentano un valore aggiunto di questa realtà, Dario, Luca, Simone e tutti gli altri mi hanno dato tranquillità e serenità, mi sono venuti incontro e si sono resi disponibili a giustificarmi qualche ritardino…». Tra l’altro hai trovato un allenatore e delle giocatrici che già conosceva. «Sperandio mi ha allenato a Trevi quando ero più piccola, mi ha aiutato a crescere e a fare il cosiddetto salto di qualità. Con Silvia Tosti siamo tra l’altro compaesane, ed ho ritrovato anche altre vecchie compagne come Cruciani, Rocchi e Meniconi; anche questo ha reso possibile l’avvicinamento a questo progetto». Un’atleta che è riuscita a conciliare anche tante esperienze extra pallavolo indoor. «Per fortuna né il beach volley, né i campionati universitari cadono nello stesso periodo del campionato, e sono quindi facilmente conciliabili. Gli universitari hanno rappresentato un’esperienza ricca soprattutto di divertimento, ma anche l’avventura nel beach è stata bellissima, ho anche qualche rimpianto di non avergli dedicato di più. Anche oggi ci gioco sempre volentieri». Se le si chiede di individuare i momenti sportivi più belli e più brutti non ha dubbi. «La vittoria del campionato di serie C, con una giovanissima Sirio Perugia; un’’altra fortissima emozione è stata la vittoria con la Gecom Perugia in gara-due dei play-off promozione di B1 a Caserta, avevamo la consapevolezza di aver fatto qualcosa di grande… la sconfitta in gara-tre, invece, la sogno ancora la notte». Anche la schiacciatrice non si sottrae alle abitudini scaramantiche. «Gioco sempre con gli stessi manicotti, il solito top, le solite calze, ma credo che ad un certo punto tutte le giocatrici lo facciano. In più tutti i venerdì porto i muffin al palazzetto». Si definisce aggressiva e testarda, ma quando il gioco si fa duro si fa sempre sentire. «Le partite combattute come quella di sabato scorso mi piacciono da morire, ti portano al limite di sopportazione (lo stress, l’importanza della partita, le avversarie che giocano bene…) e mi diverte molto giocare in quelle condizioni. Credo che un atleta debba sempre sognare di giocare partite così (magari anche più importanti). Forse in partite più tranquille non sono proprio una schiacciasassi. Inoltre mi capita spesso di entrare a partita in corso, è una cosa che mi carica di responsabilità e mi stimola molto a far bene». Anagraficamente è proprio a metà di un gruppo eterogeneo, la più giovane delle esperte o la più esperta delle giovani. «Mi sento ancora giovane, fino ai trent’anni almeno. Inoltre, pallavolisticamente parlando, non ho ancora vinto niente tranne la serie C, quindi mi sento di poter dare ancora molto».
(fonte School Volley Bastia)

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