Le parole di Perugia dopo la vittoria in gara-uno

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 11, 2016 11:30 Updated

Le parole di Perugia dopo la vittoria in gara-uno

Sir Safety Sicoma Perugia (esultanza)

Atanasijevic, De Cecco e Birarelli (foto Michele Benda)

Uno a zero e testa a gara-due. Esattamente il contrario di un anno fa. La Sir Safety Conad Perugia si è imposta clamorosamente al debutto nei play-off di Superlega ed ora si trova avanti nei quarti di finale. È tornato l’entusiasmo nel gruppo bianconero dopo aver espugnato il rettangolo di Verona, ma di certo dopo i primi due parziali perduti gli interrogativi sugli spalti erano parecchi. Nella pallavolo però conta vincerne tre di set e dunque brava la squadra di Kovac che ha centrato l’obiettivo risollevandosi da una situazione difficile. Per riuscirci è stato ancora una volta prezioso il supporto dell’opposto Aleksandar Atanasijevic che ha detto a caldo: «È una bellissima vittoria. Ci abbiamo sempre creduto, anche quando eravamo sotto per due a zero. La squadra ha giocato una grande partita, i nostri tifosi ci hanno sostenuto alla grande. Ora però dobbiamo dimenticare questa vittoria perché gara-due sarà ancora più difficile». A sottolineare l’andamento a sprazzi della squadra che è stato compensato dalle fiammate del fuoriclasse serbo è anche l’esperto centrale Emanuele Birarelli è moderatamente ottimista: «Prima della partita avevo detto ai miei compagni che finiva al tie-break perché sono convinto che i valori delle squadre sono simili. Abbiamo avuto un gioco altalenante ma abbiamo tenuto mentalmente e siamo stati bravi a non mollare dopo due set persi. Alla lunga loro sono calati dal punto di vista agonistico ed hanno giocato in maniera meno esuberante di quello che fanno di solito. Battuta e ricezione sono due fondamentali determinanti per noi, talvolta abbiamo poco dall’uno e poco dall’altro, se abbiamo un rendimento elevato in ricezione e battiamo bene siamo al livello delle prime, certe volte quando siamo sotto nel punteggio serve che qualcuno forzi invece non sempre accade. Sono contento per questa vittoria ma non abbiamo ancora fatto niente, dobbiamo sempre lottare e rimanere concentrati per non incappare in errori banali che qualche volta ci sono costati cari». D’altra parte le aspettative creano tensione e l’ambiente si aspetta come minimo di centrare le semifinali, ma forse un po’ di pressione è stata scaricata ora ed i perugini possono sicuramente giocare meglio. Il regista Luciano De Cecco predica prudenza: «È una serie equilibratissima, il vantaggio del fattore campo ora è capovolto ma non vuol dire nulla. L’anno scorso avevano rovesciato loro e poi siamo passati noi in semifinale. All’inizio del tie-break sono andato a schiacciare? È successo perché mi ci sono trovato e non mi sono tirato indietro. Eravamo carichi e sapevamo di essere in forma anche se i primi due set abbiamo fatto fatica. Dovevamo restare punto a punto per mettere pressione a Verona e sfruttare le nostre occasioni, ci siamo riusciti. Alla fine del secondo set, quando non funzionava quasi nulla, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti di stare tranquilli e non innervosirci. È la terza vittoria al tie-break significa che la squadra c’è e lotta. Ora pensiamo di riempire il Pala-Evangelisti e vendere cara la pelle». Tre giorni e si torna in campo, in questo periodo le energie mentali e fisiche devono essere preservate per la corsa allo scudetto, e le energie spese fino ad ora sono state molte, per cui tutto il collettivo resta vigile perché dietro all’angolo ci possono essere diversi pericoli. Anche il capitano Simone Buti tiene i piedi ben saldi per terra: «Uno a zero e appuntamento domenica a Perugia. Siamo stati bravi perché loro hanno iniziato giocando molto bene per due set ma non ci siamo scoraggiati. Abbiamo dimostrato tanta convinzione nei nostri mezzi e soprattutto lucidità nei momenti importanti, è una bella iniezione di fiducia. Ovviamente siamo felici ma bisogna azzerare tutto e prepararsi ad un’altra battaglia perché questa avversaria ha qualità ed è in grado di giocare ad alto livello».

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