Per Perugia una colomba indigesta a Verona

il regista della Sir Safety Perugia Luciano De Cecco impegnato in un’alzata (foto Michele Benda)

Ancora un tie-break a decidere le sorti della sfida dei quarti di finale dei play-off scudetto della superlega maschile. La Sir Safety Conad Perugia ha perso una soffertissima gara-tre ed ha rimandato l’appuntamento con la semifinale, dove ad attendere c’è Civitanova Marche. La Calzedonia Verona ha fatto il massimo possibile ed ha compensato al meglio col carattere le due fatiche della coppa continentale. La maggior freschezza atletica e la maggior lucidità dei block-devils non è stata decisiva come si sperava e alla distanza la mancanza di precisione è stata determinante per i padroni di casa. Non è bastata nemmeno la bella prova di Christian Fromm, gettato nella mischia in un contesto delicato, troppo evanescente l’attacco perugino. In avvio gli assetti sono confermati. Si comincia subito con botte e risposte e continui avvicendamenti alla guida. De Cecco si affida a Russell con palla alta mentre Baranowicz cerca spesso Anzani che va a segno con continuità. Il primo break è però causato dal muro scaligero (ne prenderà quattro nel set d’apertura) che proietta sul 13-10. Passa poco tempo ed Atanasijevic dà un saggio delle sue qualità al servizio rovesciando di nuovo (14-15). Si lotta accanitamente con la ricezione ospite che lascia a desiderare ma l’attacco compensa le pecche. Si arriva allo sprint ed a chiudere è un attacco di Kaliberda. Alla ripresa i ‘calzettari’ forzano al servizio e la strada umbra è subito in salita (4-0). Il margine rimane immutato sino a che un errore locale (verificato con video-check) lo riduce ma poi il muro di Kovacevic e l’ace di Sander fanno 14-9. Le occasioni per rientrare ci sono ma Atanasijevic non riesce più a perforare il muro avversario e i padroni di casa giocano sciolti (20-14). Entra Fromm per far rifiatare Russell, i veronesi allentano la presa e consentono a Perugia di impostare una reazione che col muro di Buti fa sentire il fiato sul collo (20-19). La fortuna aiuta Starovic al servizio e respinge l’aggancio, questa volta a chiudere è il neo entrato Bellei che con un ace sigla la parità. Nel terzo frangente le cose si complicano per i perugini che vanno in confusione e si beccano altri muri pesanti (10-6). Kovac prova con i cambi a scuotere la squadra, senza successo (20-10). Russell è assente e Fromm lo sostituisce ancora, entra anche Elia ma la situazione è disperata e il due ad uno inevitabile. Nella quarta frazione Fromm resta in campo ed è proprio lui a dare la scossa che fa ripartire gli uomini di Kovac (5-9). Il guizzo di Anzani non serve perché stavolta è l’esperienza di Birarelli a far trovare le misure a muro e scavare un fossato (7-14). Verona non molla e prova a rientrare punto dopo punto arrivando sul 17-20. La difesa salva molti palloni e Fromm rimanda il verdetto. Al tie-break partono forte gli umbri che però vengono rimontati e sorpassati (9-8). Il punteggio si fa pesante sull’errore di Atanasijevic che pare svuotato di energie (13-10). Kovac chiede di stringere i denti e le forze dei suoi si moltiplicano, ad apporre il sigillo è Kovacevic il migliore in campo. Delusione sugli spalti per i quasi trecento tifosi perugini che hanno affrontato la trasferta per essere vicini alla squadra e che la domenica di Pasqua dovranno fare un pranzo veloce per essere a borda campo al Pala-Evangelisti.
CALZEDONIA VERONA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA = 3-2
(23-25, 25-22, 25-20, 20-25, 15-11)
VERONA: Kovacevic 21, Sander 20, Starovic 16, Anzani 12, Zingel 11, Baranowicz 1, Pesaresi (L1), Bellei 1, Spirito, Gitto. N.E. – Lecat, Bucko, Frigo (L2). All. Andrea Giani e Matteo De Cecco.
PERUGIA: Atanasijevic 21, Kaliberda 19, Birarelli 8, Russell 7, Buti 7, De Cecco 5, Giovi (L), Fromm 11, Tzioumakas, Elia, Fanuli. N.E. – Holt, Dimitrov. All. Slobodan Kovac e Carmine Fontana.
Note – Spettatori 3’584.
Durata dei set: 29’, 28’, 28’, 29’, 19’.
Arbitri – Fabrizio Pasquali (AP) e Matteo Cipolla (PA).
CALZEDONIA (b.s. 17, v. 6, muri 17, errori 8).
SIR SAFETY (b.s. 14, v. 5, muri 8, errori 12).

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