Roberto Ciamarra, uno spoletino tricolore

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 10, 2016 09:30

Roberto Ciamarra, uno spoletino tricolore

Ciamarra Roberto (Modena)

Roberto Ciamarra

È nato a Spoleto dove la pallavolo è di casa e li si è avvicinato alla disciplina. Avendo dimestichezza col computer ha cominciato a manifestare la sua predilezione per le statistiche che ha approfondito col tempo. In seguito ha fatto la sua gavetta passando a Cortona e poi a Città di Castello dove ha vissuto stagioni vincenti. Da due anni è a Modena e anche lui ora può dire di essere campione d’Italia. Se è vero che nelle vittorie di squadra il merito si ripartisce tra tutti i componenti, allora c’è anche lo zampino dello scoutman Roberto Ciamarra nello scudetto maschile: «Non è semplice a distanza di poche ore decifrare quello che è accaduto. È stata una tempesta di emozioni mai immaginate. Chi vive questo sport sogna di poter raggiungere questo traguardo prima o poi; realizzarlo è straordinario. Per me è stato un grande privilegio far parte di un gruppo lavoro di incredibile professionalità, competenza e coinvolgimento. L’anno appena concluso è stato davvero meraviglioso: supercoppa, coppa Italia, scudetto. In una stagione così compressa ed intensa era difficile pensare di poter vincere così tanto ma il nostro motto era quello di andare ‘alla ricerca di finali’ e così è stato. Stare al fianco di campioni come Ngapeth, Bruninho, Lucas, Vettori, Rossini, Piano è stato un onore e un’occasione per poter crescere e migliorare anche nel mio ambito in base alle loro osservazioni e richieste. È stata una serie di play-off in crescendo per noi, dopo aver superato il turno contro la sorpresa Padova, è arrivato la classica sfida con Trento. Due vittorie contro di loro in trasferta è stata l’impresa che ci ha dato consapevolezza e convinzione. Infine l’incrocio contro Perugia, una sfida più difficile di quello che dice il risultato. Lo dico davvero, Perugia come noi è cresciuta nella seconda fase della stagione e ha meritato così la finale. C’era nell’aria una gran volontà di riportare a Modena una scudetto che mancava da quattordici anni, esattamente l’8 maggio del 2002. Fantastico. Vorrei dedicare questa stagione alla mia compagna di vita Lucia e alla mia famiglia».

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