Aleksandar Atanasijevic: «C’è pressione su Perugia»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Agosto 25, 2016 20:50

Aleksandar Atanasijevic: «C’è pressione su Perugia»

Atanasijevic-Guazzaloca

Aleksandar Atanasijevic e Alessandro Guazzaloca lavorano in palestra pesi

Nel gruppo di lavoro della Sir Safety Conad Perugia, di stanza attualmente al Pala-Evangelisti, c’è anche un giocatore che, se possibile, suda e lavora più degli altri. È l’idolo della tifoseria bianconera, è il giocatore che ha messo a terra il maggior numero di punti nella storia dei block-devils, è il ragazzo che, con il suo entusiasmo travolgente ed i suoi modi sempre gentili e garbati, è entrato nel cuore della gente perugina. È Aleksandar Atanasijevic. Dopo aver dovuto lasciare anzitempo in estate la nazionale serba e dopo l’intervento chirurgico alla tibia dello scorso 10 agosto, il venticinquenne di Belgrado (li compirà precisamente il prossimo 4 settembre) si è messo a testa bassa a lavorare dal punto di vista fisico per cercare di recuperare prima possibile ed essere quindi a disposizione di Kovac. In questi giorni a Pian di Massiano sta svolgendo un lavoro differenziato, seguito come un’ombra dallo staff bianconero, ma il suo sorriso ed il buonumore che infonde a tutto il gruppo sono sempre gli stessi. E tanta è la voglia di tornare al più presto in pista. «Sto abbastanza bene, anche se è difficile stare qui in palestra e non al mare. Battute a parte, tutti sanno che in questa città ed in questo palazzetto sto bene, sono contento di lavorare con il nuovo preparatore Alessandro Guazzaloca che è un grande professionista. So che lo staff farà un grande lavoro e che tornerò presto in campo». Dopo tante stagioni sempre in trincea, per lui è il primo stop forzato della carriera. «È molto difficile stare fuori dal campo, è la prima volta in vita mia visto che negli ultimi anni ho giocato quasi sempre. È una situazione che non mi piace, ma devo accettarla, sono uno sportivo. Quindi vado avanti a testa alta e resto positivo come sempre». Anche con Aleksandar passaggio d’obbligo sulle Olimpiadi di Rio… «Sono contento per il risultato dell’Italia, per miei amici Buti, Bira e Zaytsev. Mi dispiace che non hanno vinto, ma ci saranno altre Olimpiadi e loro sono giovani, Anche Buti che ha 33 anni, lo adoro». Torniamo a parlare della squadra e di un gruppo, quello bianconero, in piena costruzione. «Mancano ancora sei giocatori, quindi non posso dire tanto. Sono contento che ci sono altri giocatori serbi, cosa che mi consentirà di parlare la mia lingua fuori dal palazzetto, e sono contento del fatto che è stata allestita una squadra molto forte. Ma non mi piace tutta la pressione che sento perché, se guardiamo gli altri roster, ci sono tante altre formazioni fortissime come Modena, Civitanova Marche e molte altre. Credo che tutto è possibile, noi dobbiamo essere concentrati e lavorare tanto se vogliamo vincere qualcosa. La strada è lunga e dobbiamo fare un passo alla volta». Si chiude con una curiosità. Atanasijevic starà svelando al suo grande amico Podrascanin i segreti di Perugia? «No, perché se anche lo facessi non capirebbe (ancora piacevoli risate, a conferma che il morale è sempre alto). Scherzi a parte, Marko è un bravissimo ragazzo, un giocatore che ha vinto già due scudetti qui in Italia, un grande professionista che non ha problemi fisici e che sono convinto farà una stagione impressionante». Torna a sudare Atanasijevic. Perugia lo aspetta presto in campo ad far nuovamente esultare il Pala-Evangelisti.
(fonte Sir Safety Umbria Volley Perugia)

 

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