Aleksandar Atanasijevic: «Ora vediamo se Perugia è davvero forte»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Gennaio 2, 2017 12:59 Updated

Aleksandar Atanasijevic: «Ora vediamo se Perugia è davvero forte»

Atanasijevic Aleksandar (stizza)

Aleksandar Atanasijevic (foto Michele Benda)

È cominciato un anno carico di aspettative per la Sir Safety Conad Perugia, la striscia di successi ottenuta nella fine del 2016 ha incrementato l’entusiasmo e la fiducia della tifoseria che ora reputa davvero raggiungibili gli obiettivi. Il primo in ordine di tempo è la coppa Italia, presumibilmente anche il più agevole da centrare. Sono tre le gare da vincere per alzare il trofeo, i quarti di finale contro Piacenza (che si giocheranno tra le mura amiche mercoledì 11 gennaio), la semifinale e la finale in programma a Bologna il 28 e 29 gennaio. Lo dirà il campo, se lo stato di forma dei block-devils è sufficiente per conquistare il vessillo. Il secondo è la champions league, che probabilmente il traguardo più difficile da raggiungere, posto che la qualificazione ai play-off pare ormai ipotecata, avendo giocato e vinto con due delle tre rivali, ma che poi riserverà gli scontri con le migliori squadre del continente. Se il club del presidente Gino Sirci riuscisse ad ottenere l’organizzazione delle finali, sarebbero solo due le partite da vincere per mettere in bacheca il prestigioso trofeo. Tutto da dimostrare che sia un vantaggio giocare però a Roma, in un impianto enorme e a cui non è abituata la squadra, dove i supporters potrebbero essere tanti ma che non riuscirebbe a farsi sentire come al Pala-Evangelisti. A questo proposito vale la pena fare chiarezza su una questione, la Cev sceglierà a chi assegnare le final four solo al termine della fase a gironi, scadenza prevista per da capitolato, e dunque dopo aver valutato tutte le offerte. Se invece non fosse il club bianconero ad ospitare l’evento, il team di capitan Emanuele Birarelli dovrebbe giocare altre quattro partite (oltre quelle mancanti del girone) per arrivare all’epilogo e poi semifinali e finali. Un percorso impervio nel quale si arriva in fondo solo se non si sbaglia mai. Il terzo è lo scudetto tricolore, e qui tutto sta a vedere in che posizione di classifica chiuderanno i perugini perché poi giocare in casa gli scontri decisivi qualche piccolo vantaggio potrebbe darlo. Ma bisognerà anche vedere in quale condizione arriverà il collettivo agli appuntamenti che contano, al momento i play-off di marzo, aprile e maggio sono troppo lontani per fare delle previsioni. Di certo i valori delle rivali più accreditate nel campionato italiano sono già stati testati e la missione non è impossibile. Lo diranno le prestazioni del gruppo se le scelte fatte dalla società sportiva sono state giuste. Di certo balza agli occhi l’efficacia del muro, fondamentale che in passato aveva pagato dazio contro le grandi squadre, l’inserimento nel sestetto del centrale Marko Podrascanin che è secondo nella speciale classifica con 43 punti ed una media di 0,70 punti a set, ha spinto Perugia al secondo posto di squadra con 166 punti complessivi, ma primo nel conteggio con 2,55 punti a set. Anche la battuta è in evidenza, il contributo dello schiacciatore Ivan Zaytsev che è il secondo migliore delle statistiche con 36 ace ha spinto gli umbri al secondo posto con 117 punti ottenuti da fondo campo. Tutto ciò senza il sostanzioso apporto dell’opposto Aleksandar Atanasijevic che ha saltato praticamente metà delle gare e sta tornando al top, ma che dimostra maturità: «Adesso vedremo se siamo veramente forti. Si è chiuso un anno fantastico, e spero che il 2017 sorrida finalmente a Perugia. Auspico quello che tutti i supporter perugini sperano si avveri, siamo comunque sulla strada giusta».

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