Gino Sirci: «Fuori dalla pallavolo il marciume»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Gennaio 24, 2017 15:00 Updated

Gino Sirci: «Fuori dalla pallavolo il marciume»

Sirci Gino (bomber)

Gino Sirci (foto Michele Benda)

Le sconfitte lasciano sempre l’amaro in bocca. Vuoi per un motivo, vuoi per un altro. Poi quando si parla di Modena, autentica bestia nera perugina, la delusione è come… la nebbia: “piovviginando sale”. Ma questa volta c’è pure dell`altro. Ci sono gli sfottò modenesi che hanno lasciato il segno. Tra i tifosi della Sir Safety Conad Perugia, tra i dirigenti e soprattutto nella mente e nello spirito del presidente, bersaglio preferito dei canarini emiliani. E Gino Sirci, molto accomodante e distensivo alla vigilia, trasecola al contrario dopo la sfida del Pala-Panini: «Quei tifosi là sono la vergogna della pallavolo italiana. Gli Irriducibili rappresentano il peggio, non è questo lo spirito della pallavolo, queste cose nel mondo del volley non succedono, semmai accadono in altri sport». Il numero dei block-devils fa riferimento allo striscione esposto durante il match. “Per una finale mancata, un’altra ne avete comprata. Se lo scudetto perderete, cos’altro comprerete…”. Ce n’è poi un altro, tutto personale su Gino Sirci, su cui preferiamo invece sorvolare. Da qui la rabbia del patron perugino. «La cosa che più mi dà fastidio è la società di Modena. Invece di isolare questi pseudo tifosi, li assecondano, li proteggono, nessuno che prende le distanze. Io, al contrario, li avrei evitati, perché gettano discredito sulla loro pallavolo, ma anche sull’intero movimento del volley nazionale». Sirci, poi, rincara la dose. «La loro fede è odiare gli avversari. Incredibile, se domenica il Pala-Panini era pieno e ribollente di entusiasmo, il merito era anche della Sir che acquista giocatori importanti e fa investimenti. Non capiscono che da tutto questo ne guadagna l’intero movimento. E pensare che era iniziato tutto sotto un altro profilo». Il riferimento è per lo striscione che inneggiava al lavoro straordinario dei vigili del fuoco e di tutti i volontari in due terre, quella umbra e quella emiliana, che hanno conosciuto tutte le vicissitudini legata al terremoto. “La terra continua a tremare ma i nostri angeli ci sono sempre”. «Sì, poi è stato tutto un susseguirsi di insulti e questo non va bene, perché nulla ha a che vedere con lo spirito della pallavolo. Per questo dico che il marciume va combattuto, come a suo tempo hanno fatto in Inghilterra quando una parte della tifoseria screditava per il suo comportamento tutto il calcio anglosassone. Modena oggi è questo e tutta Italia lo sa».
(fonte Corriere dell’Umbria)

Modena (striscioni)

gli striscioni degli Irriducibili Gialloblu di Modena

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