Lorenzo Bernardi: «Un buon punto per Perugia»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Gennaio 23, 2017 11:00 Updated

Lorenzo Bernardi: «Un buon punto per Perugia»

Bernardi Lorenzo (tempo)

il coach Lorenzo Bernardi parla agli atleti della Sir Safety Conad Perugia durante un tempo (foto Michele Benda)

Analizzare a mente fredda il risultato è la cosa migliore per la Sir Safety Conad Perugia che domenica ha giocato a viso aperto contro la nemica giurata Modena, fallendo però l’ennesimo esame di maturità. Deve essere rimandato ancora l’appuntamento con la vittoria contro una delle squadre tabù degli ultimi anni, ma c’è mancato poco. Il tie-break nega nuovamente la gioia ai block-devils, è la quarta volta negli ultimi cinque confronti, e la cosa comincia ad essere preoccupante perché sono cambiate le squadre e gli allenatori, ma non il risultato. Preoccupante è di certo l’ennesima buona partenza nel set decisivo, il quinto, che non riesce ad essere sfruttata. Sarebbe troppo facile puntare il dito sulla mancanza di carattere, ma di certo gli emiliani hanno dimostrato ancora una migliore tenuta mentale. Una squadra che non si disunisce nelle difficoltà e riesce a trovare la maniera per rialzarsi dalle cadute. Sia nel primo che nel quinto set i block-devils non hanno avuto il polso fermo nei momenti topici e sono stati puniti. Il saldo non migliora nel bilancio annuale contro le squadre di vertice. Su cinque confronti con le avversarie dirette, i bianconeri ne hanno vinto solo uno (Trento). E anche i due scontri diretti con Modena in supercoppa italiana e con Piacenza in coppa Italia, si sono archiviati con tie-break fatali. Non collabora più con il club bianconero il mental coach Franco Bertoli, ma non c’è dubbio che sia sul versante motivazione che debba concentrarsi l’attenzione del tecnico Lorenzo Bernardi che guarda il bicchiere mezzo pieno: «Ci ho creduto dall’inizio alla fine, ma non butto via tutto; è stato un buon punto, prezioso per la classifica finale. Abbiamo giocato contro una grande squadra, lo sapevamo. Serviva maggior spregiudicatezza nei momenti chiave del match. Sicuramente quello conquistato è un buon punto, ma possiamo e dobbiamo fare di più. Il primo posto in Superlega? Penso che i giochi siano ancora aperti». Di certo gli umbri hanno palesato una certa carenza nella ricezione, annoso tallone d’Achille contro le grandi squadre, il 36% di positività ed il 20% di perfezione lo fotografano in maniera inequivocabile. «È stata una partita in cui abbiamo alternato cose buone ad altre meno buone. Perdere fa sempre male ma dobbiamo ripartire dalle cose positive che ci sono state. Gli ace di Modena credo abbiano fatto la differenza. Mi rammarica il fatto che non giocheremo per dieci giorni. Da martedì torneremo in palestra per lavorare e per tornare alla vittoria. Dopo la pausa ci aspetteranno due sfide importanti contro Belgorod e Civitanova Marche. Se soffriamo dal punto di vista psicologico? Lo ripeto per l’ennesima volta, questo è un aspetto al quale non credo minimamente». In questa occasione il tecnico trentino ha dovuto sostituire Atanasijevic che non andava ed ha utilizzato un assetto con tre martelli schierando Berger finto opposto e Russell dispensato da obblighi di ricezione, sorprendendo un po` tutti. «È una soluzione che abbiamo, grazie all’eccellente qualità della rosa. Atanasijevic non era in giornata ed abbiamo optato per un cambio che ci ha dato delle risposte. Peccato che non sia bastato». Tra le cose che hanno funzionato la marcatura su Ngapeth, circoscritto per quattro set ad un ruolo di comparsa. «Ma purtroppo non si può essere contenti quando si perde». Il punto conquistato in queste condizioni non è comunque da buttare perché ha consentito ai perugini di mantenere la seconda piazza della classifica, stessi punti di Trento ma miglior quoziente set (uno in più vinto). Ad analizzare la sfida è il centrale Simone Buti, tra i migliori dei suoi: «Non è la prima volta che al tie-break siamo avanti e poi ci lasciamo sfuggire l’occasione di vincere. Avremmo dovuto gestire meglio qualche palla e per questo ritengo che sarà importante capire ed analizzare cosa non ha funzionato contro Modena. Dobbiamo migliorare nei momenti decisivi delle gare ma comunque abbiamo fatto un’ottima partita. Un punto, in fin dei conti, è meglio di zero. Non è una tragedia. Abbiamo dimostrato di essere in grado di fare una grande prestazione in un campo difficile come quello di Modena. Dobbiamo ripartire e pensare con fiducia al futuro». Perugia adesso avrà una settimana di tempo per preparare due scontri di altissimo livello, mercoledì 1 febbraio a Belgorod per il quarto turno della fase a gironi di champions league, domenica 5 febbraio in casa contro la capolista Civitanova Marche per la ventunesima giornata di campionato.

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