Perugia ferma la corazzata Belgorod
Torna protagonista al Pala-Evangelisti la champions league maschile, e la marcia della Sir Sicoma Colussi Perugia resta trionfale. Sono i campioni del 2014 ad inchinarsi allo strapotere bianconero nel terzo dei sei atti previsti nel girone preliminare, i block-devils scappano così sempre più al comando della classifica. Il girone di andata si chiude con un trionfo per i bianconeri che hanno vacillato per un set contro Belgorie Belgorod entrata in campo facendo pesare tutta la sua esperienza ed i suoi centimetri. La compagine del presidente Gino Sirci insegue, soffre e va sotto ma poi comincia a lottare e raddrizza un match che aveva fatto temere il peggio. Spunti positivi si sono visti a muro ed in difesa. A fungere da spauracchio per gli stranieri è stato il solito Aleksandar Atanasijevic, una prestazione decisa quella del martello serbo che in attacco ha fatto tutto il possibile vincendo un set praticamente da solo. Il primo parziale è subito dominato dagli ospiti che ostentano una tranquillità fuori dal comune, la ricezione va sbito in babola e bari sostituisce Tosi ma l’inarrivabile Muserskiy raggiunge altezze stratosferiche e trascina sullo 0-10. Atanasijevic interrompe il sortilegio ma il divario rimane inossidabile e allora si prova la carta Russell al posto di Zaytsev (zero su nove) ma i bianconeri non sono troppo convinti e peggiorano il gap vommettendo nove errori e dovendo chiudere prontamente la sostituzione (7-21). Si chiude con un’atentica lezione la prima frazione. C’è un piglio diverso alla ripresa tra i padroni di casa, Berger si mette in evidenza per alcune buone giocate in attacco e a muro che rianimano la tifoseria (5-3). Atanasijevic rompe gli indugi ed il muro di Zaytsev porta al primo time-out tecnico (8-4). L’ulteriore allungo è opera delle incursioni di Podrascanin e del muro che riesce finalmente a prendere le misure (sei i francobolli) che ampliano la forbice mettendo pressione agli stranieri che non riescono più ad avere continuità (15-8). Il servizio russo perde d’incisività e spesso termina in rete (saranno sette gli errori in questo fondamentale) ed in breve la cortesia è restituita. Nel terzo frangente tornano ad incidere Kthey e Muserskiy che provocano lo scollamento (9-13). La convinzione però c’è stavolta tra i locali che recuperano ed impattano in un break non privo di sbavature degli atleti dell’est e poco dopo è Atanasijevic (altre dieci palle a terra) a far mettere la freccia ai perugini (19-17). Coch Kosarev getta nella mischia Danilov per Kthey e con pazienza Belgorod torna a graffiare con i muri pesantissimi di Muserskiy che rovesciano di nuovo (22-23). La prima palla-set è dei russi ma viene annullata, poi ce ne sono altre tre a testa e sono gli umbri a trovare il guizzo vincente con Atanasijevic. Il quarto periodo comincia sui binari dell’equilibrio ma sul 9-9 perdono lucidità i rappresentanti italiani che vengono sovrastati dal solito Muserskiy che causa la scollatura (12-17). Bernardi richiama in panchina prima Bari, poi Atanasijevic, Zaytsev e De Cecco per farli riposare ed inserisce Tosi, Russell, Chernokozhev e Mitic ma il gap permane (17-21). A rimandare il verdetto è . Al tie-break si avanza gomito a gomito ed il punteggio rimane in bilico sino al 12-12, alcune richieste non proprie causano la penalità che dà due match-ball a Perugia (14-12). Ed è vittoria.
SIR SICOMA COLUSSI PERUGIA – BELGORIE BELGOROD = 3-2
(11-25, 25-14, 31-29, 18-25, 15-13)
PERUGIA: Atanasijevic 25, Berger 15, Zaytsev 6, Podrascanin 7, Buti 1, De Cecco , Tosi (L1), Birarelli 2, Russell 3, Mitic, Chernokozhev, Bari (L2). N.E. – Della Lunga, Franceschini. All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
BELGOROD: Muserskiy 16, Smolyar 11, Kthey 10, Zhighalov 9, Thetyukhin 8, Poroshin 1, Martynyuk (L), Bagrei 2, Danilov 15, Iereshchenko 1, Fomenko. N.E. – Podlesnykh. All. Alexandr Kosarev ed Alexandr Bogomolov.
NOTE – Spettatori 3’932.
Durata dei set: 24’, 24’, 41’, 30’, 22’.
Arbitri – Stefan Bernstrom (SWE) e Ksenija Jurkovic (CRO).
SIR SICOMA (b.s. 22, v. 3, muri 8, errori 11).
BELGORIE (b.s. 29, v. 5, muri 13, errori 12).