Perugia festeggia Bernardi, ma anche Kovac

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 2, 2017 13:30 Updated

Perugia festeggia Bernardi, ma anche Kovac

Bernardi-Kovac

Lorenzo Bernardi e Slobodan Kovac (foto Michele Benda)

La Sir Sicoma Colussi Perugia si è congedata dal Pala-Evangelisti con una vittoria e per la champions league ha dato appuntamento al suo pubblico a fine aprile, quando si disputeranno le final four a Roma. Tanti appalusi per i block-devils ma anche speciali tributi al vecchio condottiero Kovac che oggi è allenatore ad Ankara ma che rimane nel cuore di tanti tifosi. A lui sono stati dedicati molti cori ed un piccolo striscione dal forte significato, il suo nome ed un grande cuore, e a lui è stata regalata una maglietta ricordo dai Sirmaniaci con la scritta “Boban Kovac uno di noi”. È forse proprio l’aver giocato contro il tecnico serbo che aveva costruito la squadra e l’aveva guidata sino al 10 novembre dello scorso anno, che ha aumentato la concentrazione dei bianconeri. E magari non è un caso che il tecnico Bernardi abbia schierato la formazione migliore, abbandonando il turnover in questa occasione, quasi a cercare di sciogliere un legame affettivo che tra il coach serbo ed i perugini è a doppio nodo.

Kovac Slobodan (tifosi)

Slobodan Kovac coi tifosi di Perugia

Da parte sua Slobodan Kovac ha detto: «È stata una grande emozione tornare al Pala-Evangelisti ed anche un grande piacere. Se c’è tutto questo affetto nei miei confronti significa che qualcosa di buono è stato fatto. I tifosi di Perugia sono una parte di me». In questa occasione ha dunque potuto apprezzare quel gioiello di squadra che aveva immaginato durante la scorsa estate ma che in realtà non aveva avuto modo di mettere in campo per motivi vari (affaticamento degli olimpionici Birarelli, Buti, De Cecco, Russell e Zaytsev, nonché convalescenza di Atanasijevic, ndr). «Vedo sempre le partite del campionato italiano e vedo tutte le partite, sono sempre stato convinto che Perugia ha costruito una grande squadra e se gioca così è in grado di vincere qualche trofeo importante, anche se gli esperti trovano sempre le cose che non vanno». Ed è stato proprio uno dei suoi discepoli più fedeli, l’opposto Aleksandar Atanasijevic, a causargli un dispiacere che in fondo sa quasi di rivincita per una squadra che al completo sa esprimere una grande pallavolo. Il popolare Bata si è mostrato soddisfatto: «Ankara ha grandi campioni e sapevamo di dover giocare bene per vincere, sono perciò contento. Ora pensiamo subito a sabato, ci aspetta una partita tosta ma vogliamo dimostrare di essere più forti di loro. Ora arrivano le partite che contano, abbiamo lavorato molto bene ed adesso dobbiamo vincere». Il tecnico Lorenzo Bernardi elogia il gruppo e precisa: «Avevamo organizzato la giornata in maniera non usuale. Il primo set siamo mancati un po’ nell’agonismo, questo non ci ha permesso di difendere un paio di palloni che solitamente difendiamo, la reazione c’è stata dal secondo set e praticamente non c’è stata più partita. Alla squadra va riconosciuto di aver giocato un girone di champions league di ottimo livello nonostante fossero a conoscenza di essere già a Roma indipendentemente da tutto. Le trasferte sono state lunghe e dispendiose a livello fisico e mentale e questo è un altro punto a favore dei giocatori. Penso che la squadra ha dimostrato di essere in crescita, stiamo bene e giochiamo il quarto di finale più equilibrato di tutti i play-off. Siamo pronti ed affineremo il nostro gioco negli ultimi allenamenti per arrivare al meglio a sabato». Intanto la società sportiva perugina lavora per organizzare la finale della massima competizione europea per club, il direttore dei lavori Stefano Recine è ottimista: «La tifoseria sta rispondendo bene nelle prime fasi della prevendita, il Pala-Lottomatica contiene oltre diecimila spettatori e quindi speriamo in un esodo dall’Umbria per riempirlo. Voglio ringraziare tutti per l’accoglienza ricevuta a Perugia. La squadra sta spingendo, il presidente è appassionato, la società è ambiziosa e la tifoseria è importante ed organizzata. C’è tutto per fare bene e speriamo che la champions league sia la consacrazione a livello internazionale, speriamo bene sia per l’organizzazione che per il risultato».

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