Alessandro Franceschini: «Perugia cresce sotto ogni profilo»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 5, 2017 17:00 Updated

Alessandro Franceschini: «Perugia cresce sotto ogni profilo»

Franceschini Alessandro

Alessandro Franceschini (foto Michele Benda)

Nessuna amichevole ma tanto sano allenamento con la palla per la Sir Safety Conad Perugia che studia a video e sul campo la strategia migliore per battere Trento. Una intera settimana è senza dubbio necessaria per preparare la terza sfida della semifinale dei play-off scudetto. Non una gara qualsiasi ma l’assalto al fortino del Pala-Trento che in questa stagione nessuno è riuscito ad espugnare. Ci dovranno riuscire i block-devils se vogliono approdare all’epilogo del campionato tricolore domenica prossima. Una gara decisiva per la serie con i bianconeri che saranno accompagnati da quattrocento tifosi pronti all’esodo. A questo duello non potrà partecipare lo schiacciatore Aaron Russell che ieri è stato sottoposto ad un intervento chirurgico alla caviglia a Bologna dal professor Giannini dopo la lesione ai legamenti procuratasi in allenamento, ma probabilmente neppure il centrale Emanuele Birarelli che ha avuto un problema abbastanza serio all’adduttore della gamba. Anche la partita, che inizialmente era in programma su RaiSport+ con diretta televisiva, potrebbe saltare. Il comitato di redazione di Rai Sport ha proclamato uno sciopero emettendo una nota dove si dice che domenica 9 aprile la normale programmazione televisiva potrebbe subire delle modifiche. Nel frattempo impazza la febbre per la champions league, le sfidanti di Perugia usciranno dai confronti tra i russi di Kazan e Belgorod, gli italiani di Modena e Civitanova Marche, nonché dal match tra Berlino e Mosca. A parlare del momento è l’atleta umbro Alessandro Franceschini: «Personalmente l’emozione è sempre di meno, sintomo che ci stiamo abituando tutti a giocare i grandi appuntamenti. Quello che ci manca è vivere quotidianamente questi momenti ma se uno come me inizia ad abituarsi significa che stiamo tutti acquisendo consapevolezza. Se non fa più notizia per me giocare queste gare, figuriamoci per i miei compagni. Noto con estremo piacere che l’ambiente che ci sta intorno è sempre più competente, è più informato e capisce in maniera sempre maggiore di pallavolo, non sto parlando solo dei tifosi. È bello che andando in giro la gente ti riconosce e ti saluta, mi è successo di essere fermato mentre mi trovavo a Bologna e di ricevere la richiesta di un selfie, ed io non sono un titolare. Il merito di aver fatto crescere l’immagine di questa squadra è del club e dei campioni che ha ingaggiato. Dal punto di vista emotivo l’infortunio di Russell ci ha un po’ destabilizzato inizialmente, la vittoria in casa però ha dimostrato che siamo in grado di poter dire la nostra. Purtroppo gli infortuni sono cose che fanno parte della nostra attività ma il gruppo ha reagito positivamente, la mentalità è quella di stare lottando per un obiettivo possibile, un obiettivo che possiamo raggiungere. La società sportiva è ancora giovane ma si toccano con mano i miglioramenti, tecnici d’immagine e di organizzazione, e ciò credo sia frutto di una programmazione lungimirante. Il pubblico durante gli allenamenti cresce in questo periodo, a parte qualche polemica che ultimamente c’è stata credo che sia stimolante anche questo aspetto per noi atleti che lavoriamo. Quello che più conta per un atleta è avere una dirigenza efficiente e da questo punto di vista non abbiamo nulla da obiettare. Nei miei due anni a Perugia ho visto dei bei cambiamenti, l’unica cosa che manca è vincere un trofeo importante, quando questo succederà sarà sicuramente una ulteriore accelerazione allo sviluppo. Da quando faccio parte di questa squadra ho fatto tante nuove esperienze e ho conosciuto persone che sono diventate amiche. Non avevo mai posato come modello per un negozio (Corso Cavour 58), né parlato in una chiesa accanto al vescovo (è successo a Foligno), e devo dire che oltre al divertimento mi hanno dato la possibilità di fare conoscenze stupende anche fuori del campo da gioco. Posso dire di essere felice di essere d’esempio per qualche giovane. Adesso ci concentriamo per gara-tre della semifinale, andiamo a Trento domenica con la consapevolezza che sarà dura ma che possiamo farcela».

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