Emanuele Birarelli: «Perugia deve resettare subito»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 23, 2017 15:30 Updated

Emanuele Birarelli: «Perugia deve resettare subito»

Birarelli Emanuele (testa bassa)

capitan Emanuele Birarelli (foto Michele Benda)

Niente da fare, la Sir Safety Conad Perugia non è riuscita nemmeno al terzo assalto a fare lo sgambetto ad una Trento che tra le mura amiche si è nuovamente rivelata un tabù. “C’è sempre una prima volta” recitava lo striscione issato dai Sirmaniaci ad inizio gara, a lasciar intendere che l’imbattibilità del Pala-Trento poteva anche terminare. “Benvenuti all’inferno” avevano risposto dalla parte opposta i tifosi della Curva Gislimberti sottolineando l’inviolabilità del loro fortino. Alla fine hanno avuto ragione i settentrionali, anche se in una buona parte del risultato c’è il contributo degli umbri. Come sempre meriti e colpe sono presenti nella pallavolo, ma la sensazione è che le seconde, quelle dei perugini, prevalgano sulle prime, quelle dei trentini. Le questioni di cabala non c’entrano, e non c’entra nemmeno il cambio di campo che hanno scelto di fare al sorteggio prima del fischio d’inizio i block-devils, e così anche l’aver indossato la maglia bianconera (tradizionalmente più positiva). Insomma, le hanno provate tutte per battere la superstizione, ma come si sa la scaramanzia può aiutare psicologicamente ma non determina i risultati. Con un bilancio di ventiquattro vittorie ed otto sconfitte la superlega passa in archivio, un campionato apertosi con grandi investimenti e forti aspettative e chiusosi con una enorme delusione. Sabato 22 aprile i perugini sono stati estromessi dai play-off e rimane negli occhi di tutti i tifosi la pessima figura con cui la squadra umbra ha salutato la massimo competizione tricolore. In realtà va detto che in una serie di cinque partite ci può anche stare di avere una giornata storta, e la sconfitta nella gara da dentro o fuori non è l’esatta fotografia della situazione. Le occasioni i perugini le hanno avute e sciupate in precedenza, in gara-uno e soprattutto in gara-tre, partite nelle quali sarebbe bastato fare poco di più per violare la tana nemica e portarsi in vantaggio. Vincere qualcosa era e rimane l’obiettivo dichiarato, ma dopo che sono sfumate supercoppa, coppa Italia e scudetto, ora rimane solo la champions league. Il capitano Emanuele Birarelli lascia il campo sconfitto ma non abbattuto: «Oggettivamente noi non abbiamo fatto una grandissima prestazione però Trento ha fatto una partita perfetta. Quando noi abbiamo tirato in battuta sono riusciti a ricevere perfettamente e così per noi si è fatta dura fin da subito. Nel terzo set, dopo un avvio disastroso e sotto di sei punti non era facile riprendersi. Passavamo a fatica e quando ci difendevano loro riuscivano ad attaccare con facilità perché noi non avevamo la testa abbastanza tosta per murarli e difendere. Dobbiamo resettare in fretta e puntare a giocare la nostra miglior pallavolo nel prossimo fine settimana». Di ben minore diplomazia e con tanta rabbia in più addosso è il commento del presidente Gino Sirci che per tutta la gara ha avuto un’espressione cupa sottolineando le brutte giocate della sua squadra: «Peggio di così non avremmo potuto fare. Abbiamo fatto una brutta figura. Inutile girarci intorno. Mi dispiace perché non eravamo abituati ad offrire uno spettacolo simile. La squadra non ha giocato bene dall’inizio alla fine, è sembrato quasi che non ci abbiamo capito niente. Non voglio essere frainteso, Trento ha sicuramente meritato, è una squadra forte. Ma noi non c’eravamo proprio in campo. In gara-quattro abbiamo giocato alla grande. Tre giorni dopo, invece, una disfatta. Il perché non saprei dirlo, non sono un giocatore o un allenatore ma è difficile trovare una spiegazione valida quando si gioca in questo modo. Sono deluso in generale, è inutile appellarsi ai singoli. Detto questo, però, Atanasijevic per lo meno si è battuto, è stato il più vivo, il più presente, il più aggressivo. Dobbiamo saper reagire, sono sicuro che lo faremo e contro Civitanova Marche sarà un’altra storia sabato prossimo». Appuntamento dunque fra una settimana, gli sportivi si aspettano una risposta positiva sul campo.

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