Ivan Zaytsev: «Perugia è concentrata per le semifinali»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 13, 2017 09:00 Updated

Ivan Zaytsev: «Perugia è concentrata per le semifinali»

Zaytsev Ivan (palla)

Ivan Zaytsev (foto Michele Benda)

È lo sportivo della pallavolo che in questo momento sta riscuotendo più successo. Ad ogni trasferta di Perugia orde di fans lo attendono per vederlo in azione, molti programmi televisivi lo invitano. Non è esagerato dire che oggi l’immagine del movimento delle schiacciate è legata ad Ivan Zaytsev: «È arrivato il momento di essere riconosciuto per quello che ho fatto in campo durante la mia carriera le persone si stanno interessando grazie a quello che abbiamo ottenuto con la nazionale ed a quello che ho fatto in campo, non posso che esserne felice e cogliere l’occasione per parlare al pubblico della mia vita e di quello che si vive facendo uno sport ad altissimo livello». Oltre il personaggio e lo sportivo c’è anche l’uomo ed il suo impegno tutto tranne che scontato per le politiche sociali, lo Zar è da poco diventato ambasciatore italiano per il World Program Food. «Sono sempre stato molto sensibile alle attività del sociale, fare del bene mi è sempre stato molto a cuore e cerco di sfruttare questo mio momento di popolarità grazie allo sport per metterlo al servizio di problematiche come la fame nel mondo e di tutti gli aspetti di cui si occupa il programma, è una collaborazione bella, essere ambasciatore delle Nazioni Unite in Italia è una grande responsabilità che però si sposa con i miei valori e con le mie priorità». Passando poi allo sport abbiamo chiesto cosa lo avesse convinto ad accettare questa nuova sfida con tanto di cambio di ruolo. «Quella di venire a Perugia è stata una scelta ben precisa, c’è una società molto ambiziosa che non ha trofei in bacheca, tornare al mio vecchio ruolo è stata una scelta dettata dagli stimoli e dal fatto che per me è una nuova sfida da affrontare, penso che per uno sportivo limitarsi alla routine quotidiana o meglio restare sempre in quel ruolo dà delle sicurezze tecniche ma credo che dal punto di vista sportivo si rischi di limitare la propria evoluzione sia dal punto di vista tecnico che come persona. Per questa possibilità devo ringraziare anche il presidente Sirci che mi ha convinto a scegliere di venire a Perugia, una scelta radicale quella del cambio ruolo, ma anche di cuore perché la città di Perugia mi è stata sempre molto a cuore». Oltre al campionato si guarda alla champions league dove Perugia come società organizzante e qualificata alla final four che si terrà al Pala-Lottomatica il 29 e 30 aprile, attende di conoscere tutte le avversarie. «Kazan è una certezza, è sempre la bestia nera di tutte le squadre europee, sicuramente arriverà in finale secondo me, noi ovviamente avremo questa bella semifinale tutta italiana da giocarci, sarà sicuramente una partita carica di emozioni, giocherò a Roma che è la città dove vivo e in un palazzetto che mi ha dato tantissime soddisfazioni e dove ho tantissimi ricordi, il pubblico sarà sicuramente dalla nostra ed avremo l’opportunità di giocarci la finale della massima competizione pallavolistica continentale». Dopo la stagione con il club ci sarà la nazionale ad attenderlo. «Abbiamo bisogno di riposo dopo il campionato, altri atleti che hanno giocato in nazionale prima di me mi hanno detto che l’anno post olimpico, almeno nella prima parte è quello più pesante, durante il torneo olimpico dai il massimo per cercare di ottenere il miglior risultato e dopo ripartire è sempre difficile, oramai quel periodo è alle spalle e sono pronto e concentrato per affrontare al meglio queste semifinali».

 

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