Perugia pronta a sfatare il tabù a Trento

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 20, 2017 11:30 Updated

Perugia pronta a sfatare il tabù a Trento

Atanasijevic Aleksandar (esulta)

Aleksandar Atanasijevic (foto Michele Benda)

Con la precisa intenzione di vincere la Sir Safety Conad Perugia si prepara alla quinta e decisiva sfida della semifinale dei play-off scudetto della superlega maschile. I block-devils saliranno sabato a Trento per giocarsi ancora una volta tutta la stagione in una sola gara, chi vince passa il turno, va in finale e martedì 25 aprile se la vede con Civitanova Marche. I perugini vanno nella tana dei trentini per sperare ancora, ma per farlo dovranno sfatare un altro tabù, mai in questa stagione è stato violato il Pala-Trento da nessuna squadra italiana. Vincere significherebbe esorcizzare la bestia nera, ma per continuare ad accarezzare il sogno tricolore bisognerà cercare l’impresa. Nei turni precedenti si è sempre parlato di risultato dipendente dalla prova della battuta degli umbri, ma questa volta molto dipenderà anche da quale avversaria scenderà in campo, quella di mercoledì scorso era sicuramente meno lucida e meno efficace di quella vista all’opera in precedenza. Trento ha forse un affaticamento superiore in questo momento della stagione avendo giocato più partite rispetto ai block-devils, e mentalmente ha subito una mazzata tremenda perdendo all’ultimo set la Cev Cup. I bianconeri hanno più entusiasmo essendo in rimonta e cercheranno di fare leva su questo per volgere il match dalla propria parte. Di certo quella vista al Pala-Evangelisti è una squadra che è superiore a quella avversaria, ma questo va dimostrato ancora una volta sul campo. Il mattatore della serata nella quarta sfida è stato l’opposto Aleksandar Atanasijevic che ha detto: «Quando si giocano partite così importanti la differenza la può fare una palla in più che si mette a terra, questo è ciò che è successo. Ringrazio il nostro pubblico, con loro al nostro fianco è tutto più facile. Stavolta abbiamo avuto più fortuna noi mentre prima l’avevano avuta loro. È stata una partita durissima, Trento sappiamo che è una squadra che non molla mai. Ma è normale che sia così perché stiamo giocando una semifinale scudetto. Siamo contenti di esserci conquistati gara-cinque. Era quello che volevamo, ma adesso dobbiamo per forza andare a vincere sabato in casa loro». Nei corsi e ricorsi storici torna alla mente i play-off del 2014, quelli in cui i bianconeri riuscirono ad approdare alla loro prima finale scudetto. Anche allora la favorita era l’avversaria (Piacenza) e anche allora il campo nemico era inviolato, ma Perugia riuscì nell’impresa di espugnarlo nella quinta e decisiva sfida esorcizzando la bestia nera. Un precedente che aumenta l’ottimismo della tifoseria che si prepara ad un nuovo esodo ai piedi delle Dolomiti. Anche il centrale Marko Podrascanin vede positivo: «Potevamo fare anche di più, con la buona battuta avuta potevamo raccogliere di più a muro. Dobbiamo comunque essere molto contenti perché siamo stati molto bravi. Quello che abbiamo imparato sino ad ora è che non dobbiamo mollare mai niente e giocarcela punto a punto. Sbagliamo noi ma loro sbagliano molto di più. Sabato dobbiamo stare in campo concentrati sino all’ultima palla e cercare di portare a casa la vittoria che vale la finale». Ci si gioca una sorta di V-day, tutto in una gara, Perugia è ad un passo da un risultato enorme e può centrarlo, sarebbe davvero un peccato fermarsi ora. Il palleggiatore Luciano De Cecco mantiene la calma: «Avevamo bisogno di fare una partita così, ci siamo guadagnati un’altra possibilità ed ora abbiamo la consapevolezza che possiamo riuscirci. Il nostro gioco è diverso da quello trentino, utilizziamo in maniera differente i centrali e gli attaccanti di banda ma dipende anche dai momenti. Proveremo a fare il massimo possibile in questa bella serie e vincerà il migliore». Di certo quello che la sfida ha dimostrato sino ad ora è che Trento le vittorie se le è sudate molto di più di quanto le abbia meritate Perugia, e forse le ha incamerate anche con il contributo dei regali inattesi degli umbri. Basterà dunque non fare concessioni per evitare di spianare la strada a questo Trento che è forte ma non irresistibile.

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