Alessandro Franceschini: «Vittoria doppia in coppa Italia»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Gennaio 29, 2018 16:00 Updated

Alessandro Franceschini: «Vittoria doppia in coppa Italia»

Franceschini Alessandro (coppa)

il centrale Alessandro Franceschini festeggia la vittoria di Roma nella coppa Italia di serie A2 maschile (foto Marika Torcivia)

È stata ovviamente relegata in secondo piano la vittoria della coppa Italia di serie A2 maschile di Roma che ha sconfitto Bergamo e messo in bacheca il primo trofeo della stagione. I riflettori sono stati rivolti tutti sulla finale delle squadre di superlega, ma nell’epilogo della competizione c’è stato spazio anche per le migliori della seconda categoria nazionale. Nel club capitolino a festeggiare c’è anche un umbro, il centrale sangiustinese Alessandro Franceschini che non sta nella pelle: «L’ultima volta che avevo affrontato una finale di coppa Italia di A2 era col Città di Castello. Non ho un buon ricordo perché perdemmo e perché mi lussai il dito pollice della mano destra in un momento importante. Quando ci siamo qualificati per la finale di quest’anno ho ricevuto tanti messaggi di auguri e d’incoraggiamento per riuscire ad alzare la coppa, prendendo una rivincita personale. È stato un percorso lungo e di crescita, non sono più quel ragazzo timoroso che era sceso in campo allora ma adesso sono più maturo ed ho vissuto con maggior consapevolezza questo appuntamento. È stato bello che nell’altra finale ci fosse Perugia, ho tifato e sperato che arrivassero a domenica per rivedere la curva dei Sirmaniaci che ormai ritengo siano parte della mia famiglia. Ancora non sono mai rientrato al Pala-Evangelisti ma il destino ha voluto che fossimo entrambi in campo a Bari ed è stato bello. I Sirmaniaci hanno tifato per noi, sentire ancora il coro dedicato a me mi ha riportato con la testa al periodo perugino e mi ha fatto sentire a casa di nuovo. Vincere poi è magnifico e magico, ho ricevuto tantissimi messaggi di congratulazioni da amici. La vittoria la dedico a tutte quelle persone che mi sono state vicine, alle due tifoserie umbre che sono state rivali e che spero tornino ad essere rivali perché l’atmosfera del derby è magica, e dunque a ‘Quelli che la tribuna’’ di Città di Castello che è dove sono cresciuto e non dimentico le mie origini e ai Sirmaniaci’ di Perugia che mi fanno provare una sensazione di appartenenza unica. Una dedica va anche a tutte le persone che hanno fatto parte del mondo pallavolistico dove ho giocato e più di tutti alla mia famiglia, a papà Alfredo, a mamma Ombretta, a mio fratello Luca e alla mia ragazza Noemi».

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