Perugia scrive la storia ed alza la coppa Italia

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Gennaio 28, 2018 19:30 Updated

Perugia scrive la storia ed alza la coppa Italia

Anzani Simone (attacco)

Sir Safety Conad Perugia in attacco con il centrale Simone Anzani (foto Fabrizio Zani)

Doppietta storica per la Sir Safety Conad Perugia che si prende di forza la coppa Italia dimostrando di aver acquisito la maturità giusta per affrontare i grandi appuntamenti. Il secondo trofeo ha un gusto ancor più gustoso per i block-devils perché è una competizione di grande prestigio, perché si svolge a stagione inoltrata e perché apre le porte alle competizioni europee qualificando intanto per la coppa Cev (anche se l’obiettivo è certamente la champions league). È costretta ad arrendersi ancora la Lube Cucine Civitanova che adesso comincia ad avere la sindrome da rivale umbra, perdendo per la terza volta consecutiva in una gara da dentro o fuori. Una gara nella quale si è evidenziata in maniera prepotente la forza dei perugini, ormai definitivamente consacrati nella élite della pallavolo nazionale con la certificazione di qualità che vale l’arricchimento della propria bacheca. Tutti molto bravi ma superlativa stavolta è stata la prestazione di Aleksandar Atanasijevic, castigatore dei cucinieri con potenti spallate che hanno messo a nudo le fragilità di un collettivo composto da tanti campioni ma da meno cuore. È stato lui l’uomo più decisivo del match, premiato come mvp, grazie ad un attacco impossibile da intercettare dalla contraerea nemica ed una battuta che ha scavato profondi solchi nella retroguardia. Primo set sblocca l’inerzia il turno al servizio di Sander che crea difficoltà e porta sul 12-6. Atanasijevic e Juantorena si scambiano cannonate ma il divario rimane immutato (20-14). La ricezione non tiene e per i marchigiani è un vantaggio facile. Alla ripresa non cambia il copione anche se è Sokolov ora ad essere imprendibile (9-6). La reazione non tarda stavolta e con la giusta tattica di battuta passano al comando (13-15). C’è nervosismo in campo, Atanasijevic e Sokolov battibeccano e rimediano un cartellino rosso a testa ma il margine resiste fino a che entrano Shaw e Della Lunga, è l’ace di quest’ultimo a produrre l’accelerazione (19-23). Podrascanin in veloce pareggia i conti. A spezzare il terzo frangente è un turno dai nove metri di Zaytsev (7-11). Russell è particolarmente ispirato (realizza altri sei punti personali) e sale in cattedra diventando il riferimento (15-19). De Cecco amministra i suoi che si mantengono avanti con un solido muro, il quinto del set è di Zaytsev che opera il sorpasso nel conto dei set. Nel quarto periodo gioca la carta delle forze fresche il team civitanovese con Stankovic e Kovar in campo, il punteggio non prende una direzione precisa, Perugia prima va avanti di due, poi va sotto di due, ma tutto torna in parità (22-22). Anzani compie una prodezza muro e conquista una palla-match Atanasijevic la spreca ma poi si fa perdonare e mette giù il punto dell’apoteosi. Trionfo meritato anche per la presenza di oltre cinquecento tifosi che hanno colorato più di ogni altra fazione di supporter il Pala-Florio, regalando spettacolo con le loro coreografie. Perugia mette a segno un fantastico bis, dopo la supercoppa conquista la coccarda tricolore per il secondo trofeo della sua esistenza avvalorando il motto del club: “La storia siamo noi”!
CUCINE LUBE CIVITANOVA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA = 1-3
(25-16, 22-25, 20-25, 25-27)
CIVITANOVA MARCHE: Sokolov 22, Juantorena 18, Candellaro 9, Sander 6, Cester 5, Christenson 1, Grebennikov (L1), Kovar 2, Stankovic 1. N.E. – Casadei, Milan, Zhukouski, Marchisio (L2). All. Giampaolo Medei e Marco Camperi.
PERUGIA: Atanasijevic 20, Anzani 13, Russell 13, Podrascanin 11, Zaytsev 8, De Cecco 4, Colaci (L), Della Lunga 1, Berger, Shaw. N.E. – Ricci, Siirila, Andric, Cesarini (L2). All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
Note – Spettatori 4’980.
Durata dei set: 26’, 28’, 28’, 31’.
Arbitri – Daniele Rapisarda (UD) e Fabrizio Pasquali (AP).
LUBE (b.s. 16, v. 6, muri 8, errori 7).
SIR (b.s. 17, v. 5, muri 10, errori 11).

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