Aleksandar Atanasijevic: «Perugia adesso vuole chiudere»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 29, 2018 14:30 Updated

Aleksandar Atanasijevic: «Perugia adesso vuole chiudere»

Atanasijevic Aleksandar

Aleksandar Atanasijevic

Una Sir Safety Conad Perugia così quelli di Civitanova Marche speravano di non vederla. Ma più ancora non avrebbero voluto vedere un Atanasijevic che si è riscattato dalla prova di gara-due ed ha assestato colpi tremendi portando al successo i block-devils. E forse, dopo le prime due gare della serie di finale scudetto, neanche pensavano che potesse essere l’ago della bilancia. Invece, l’opposta più fischiato dalla tifoseria avversaria, è tornato a far sentire tutta la sua potenza. Lo ha fatto risorgendo da una buca nella quale si era trovato dopo il primo set dove aveva registrato un misero 17% in attacco, risalendo nei successivi tre fino a totalizzare un buon 48% di efficienza offensiva. Ma è stata soprattutto la sua incisività al servizio a mettere in ambasce la ricezione marchigiana che non ha più saputo che pesci prendere. Ed è proprio l’opposto serbo Aleksandar Atanasijevic, eletto mvp della gara, il più ricercato alle interviste: «Era una partita molto difficile dal punto di vista mentale perché avevamo quasi vinto in gara-due, in qualche modo abbiamo subito qualcosa di quella sconfitta ma siamo riusciti a superarlo. Ora hanno la pressione addosso loro ed è una buona occasione per batterli di nuovo. Quest’anno abbiamo giocato nove volte contro di loro ed abbiamo vinto sette volte, forse ci eravamo un po’ rilassati ma è una finale contro una grandissima squadra e non è una sorpresa. Abbiamo vinto in supercoppa ed in coppa Italia, ci siamo ripetuti in champions league, perché non dovremmo farlo anche nella finale scudetto, andremo in trasferta per chiudere. Nei primi due set non ho giocato bene in attacco ma la squadra ha vinto, i set si vincono per merito di una difesa in più o un muro in più. La squadra è stata bravissima stasera, soprattutto in ricezione dove non ha commesso troppi errori, se giochiamo così possiamo sperare di vincere anche il primo maggio». Ottimo il contributo dello schiacciatore Ivan Zaytsev che è rimasto misurato: «Tutto sommato è una bella serata. Ci giochiamo il match-point adesso. La tensione era alta e così la posta in palio, siamo un po’ spompati ma contenti. Andremo là con la consapevolezza che in gara-due abbiamo sbagliato noi, e che non dovremo ripetere quell’errore. Stiamo bene e non vogliamo certo fermarci qui, anche se sappiamo che in casa loro sarà dura. Siamo coscienti delle nostre potenzialità, è stata una partita strana, cerchi di pensare alla palla che arriva e magari non riesci ad essere fluido, poi arriva una palla scontata e la tiri a tutto fuoco, significa che stiamo bene fisicamente». È apparso stanco anche il presidente Gino Sirci dopo una partita così vibrante: «Perugia ha fatto il proprio dovere, siamo contenti, questi ragazzi hanno dato tanto e hanno convinto, siamo andati sul due ad uno ed è un passo importante che ci darà la certezza di giocare l’eventuale gara-cinque qui al Pala-Evangelisti. Quello che dobbiamo fare ora è riposare, questa vittoria è stata fondamentale abbiamo la possibilità di fare altre due partite e sarà importante». Ma se l’attacco è il fondamentale che infiamma le platee, i numeri visti in difesa da ambo le parti del campo sono stati quelli d’alta scuola, tra gli umbri ottimo come sempre Massimo Colaci che ripete allo sfinimento quanto siano equilibrati i valori delle rivali: «Basta poco per cambiare l’esito delle partite come del resto è stato in gara-due bastano anche due palloni per cambiare tutto. Abbiamo fatto un’ottima prestazione, questo ci dà la possibilità di preparare la partita di martedì con la mente più lucida». Sul fatto che ci sia stata più determinazione a voler chiudere rispetto a gara-due il centrale Simone Anzani sembra non condividere: «Scendiamo sempre in campo con la convinzione di poter vincere. Se non succede è perché dall’altra parte della rete c’è una squadra che vuole fare altrettanto. Siamo stati bravi perché rischiavamo di subire il contraccolpo psicologico dopo aver ceduto il terzo set, ma nel quarto abbiamo tirato fuori gli attributi. Ora ci godiamo la vittoria e poi cominciamo a pensare alla gara di martedì che è decisiva per arrivare al nostro sogno».

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