Perugia puntare all’obiettivo è il diktat

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 2, 2018 15:00 Updated

Perugia puntare all’obiettivo è il diktat

Sirmaniaci (striscione)

lo sprone dei Sirmaniaci per spingere la Sir Safety Conad Perugia a guardare avanti (foto Michele Benda)

In qualsiasi modo la si voglia vedere, questa Sir Safety Conad Perugia è giunta alla fine della stagione meritando in pieno di lottare per lo scudetto. Se il cammino durante la stagione regolare aveva illuso gli sportivi occasionali che sarebbe stato semplice raggiungere lo scopo ultimo, quel pezzetto di stoffa di tre colori, adesso c’è una consapevolezza diffusa che per vincere bisognerà stringere i denti. Non che la cosa non fosse chiara già da prima, ma senza dubbio i moniti lanciati dall’entourage bianconero riguardanti i play-off non erano stati lanciati per caso, né per mettere le mani avanti. Per togliere la corona dalla testa dei campioni in carica del Civitanova Marche bisognerà batterla ancora una volta. E se il bilancio dei precedenti relativi alla presente stagione era fortemente a favore dei block-devils sino all’inizio della serie di finale, ora non ci si può stupire che i marchigiani siano per due volte riusciti a vincere tra le proprie mura. C’era riuscita anche Trento che durante il campionato aveva avuto un cammino molto meno proficuo. Cerca di fare scudo il tecnico Lorenzo Bernardi che protegge più che può il gruppo, cercando di fare da parafulmine sia per le critiche, sia per non far distrarre i giocatori in questo particolare momento dell’anno: «Fra pochi giorni avremo la possibilità di giocarci, in casa nostra, gara-cinque. Martedì, anche se qualcuno ha cercato di spostare l’attenzione su cose che non riguardavano la pallavolo, abbiamo perso perché non abbiamo giocato al nostro livello. Domenica ci sarà una squadra diversa, questo lo dico e mi prendo tutte le responsabilità. Il Pala-Evangelisti sono certo che per l’ennesima volta si supererà e che sarà pronto per la battaglia finale. Non conta più il prima e non conta cosa succederà dopo, è la finalissima e conta solo il presente. Nessuno può calpestare i nostri sogni». Se è vero che il club bianconero non è abituato a questo tipo di stress, enorme nei prossimi giorni in vista di gara-cinque, l’esperienza dell’allenatore trentino per questi appuntamenti non ha eguali. Dall’altra parte della rete i cucinieri sono molto più scafati ed abituati ad affrontare le finali avendone giocate tantissime, e c’è da stare certi che arriveranno preparatissimi allo spareggio di domenica prossima, ma il loro giovane coach Medei potrebbe difettare un po’ in questo senso. Due a due nel conto delle partite ed equilibrio anche sotto il profilo delle premesse concernenti il vissuto del contesto ambientale. È ovvio però che in campo ci vanno i giocatori e saranno loro a fare la differenza. Sarà la fame di vincere. Saranno gli occhi della tigre. Sarà la consapevolezza che l’occasione è irripetibile. In gara-quattro la carica emotiva del pubblico si è fatta sentire, fornando qualcosa in più alla squadra civitanovese che ha superato i momenti di difficoltà facendo affidamento su di un palasport infuocato. I Sirmaniaci hanno già fatto sapere che per la bella non faranno sconti a nessuno e sono pronti ad urlare sino all’ultimo filo di voce per poter essere di sostegno ai propri beniamini. La ragione per cui i perugini possono essere ottimisti è che in casa non hanno mai perso in questa post season e che pur giocando al di sotto del loro standard hanno avuto le loro occasioni anche quando hanno perso. Ci sarebbero considerazioni anche per i pessimisti, ma quelle si possono lasciare correre. Ora c’è bisogno solo di crederci, c’è bisogno solo di essere consapevoli che l’obiettivo è alla portata. C’è bisogno solo di giocare da Perugia.

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