Perugia detta il ritmo della superlega in battuta e a muro

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Ottobre 24, 2018 13:00 Updated

Perugia detta il ritmo della superlega in battuta e a muro

 Podrascanin Marko (muro)

Sir Safety Conad Perugia a muro con il centrale Marko Podrascanin (foto Michele Benda)

Sono passate solo due giornate dall’inizio della superlega maschile e fare delle considerazioni è ancora prematuro ma di certo la Sir Safety Conad Perugia ha cominciato col passo giusto la nuova stagione. Lo si può dire perché ha reagito dopo la brutta prestazione della supercoppa, circoscrivendola a parentesi da dimenticare. Lo si può dire perché ha dimostrato di avere la determinazione giusta nei due duelli affrontati, non ha regalando nulla alle rivali incontrate. La pallavolo, come tutti gli altri sport, non è sempre facile da interpretare, non si sa mai fino a dove arrivano i meriti di una squadra e dove cominciano i demeriti di un’altra. Talvolta si pensa che una vittoria sia frutto di una prova maiuscola e invece magari è stata dettata dalla prestazione di basso livello dell’avversaria. Le statistiche corrono incontro a risolvere qualche dubbio e a dare risposte all’interrogativo che sempre si pone chi si trova a commentare. L’attacco è il fondamentale più spettacolare della disciplina ma bisogna ricordare che fa parte della cosiddetta fase cambio-palla, termine utilizzato per indicare che l’effetto positivo dell’azione porta la possibilità di tornare in battuta. Il nome viene dal passato, da quando la pallavolo non era giocata col rally point system, da quando per fare punto una squadra doveva essere al servizio, perché un attacco dopo una ricezione costituiva solo un cambio-palla e non segnava punti nel referto. Oggi forse l’attacco ha assunto maggiore importanza rispetto al passato ma è anche vero che i due aspetti che permettono ad un team di allungare nel punteggio rispetto ad una rivale restano il muro e la battuta, i due fondamentali principi della fase-punto. Andando a spulciare dunque i dati registrati nelle prime due prestazioni si può evidenziare quanto abbiano inciso e si vede che al momento i block-devils hanno fatto meglio di tutte le concorrenti nella massima categoria. In particolare è curioso fare un raffronto con Trento, prossima avversaria domenica al Pala-Barton. Per quanto concerne la battuta i perugini sono in testa alla speciale classifica con 17 ace realizzati, una media di 2,83 punti a set raccolti dai nove metri di campo, Trento ne ha messi insieme 8 ed è nona con una media di 1,14. Vibo Valentia ha fatto meglio totalizzandone 20 ma disputando nove set. A muro gli umbri guidano la graduatoria avendone totalizzati 19 in sei set, che equivale a dire 3,17 punti per ogni frazione di gioco disputata, Trento ne ha realizzati 11 e si assesta al penultimo posto con un dato di 1,17. Anche qui solo Vibo Valentia ha superato il dato complessivo mettendone a segno 18 ma con una media molto inferiore ai bianconeri. Tutto ciò non basta per cantare vittoria prima della nuova sfida… ma è una buona base da cui partire.

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