Fabio Bovari: «Ho fatto scelte giuste per la mia Perugia»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Novembre 27, 2018 10:15 Updated

Fabio Bovari: «Ho fatto scelte giuste per la mia Perugia»

Bovari Fabio

Bovari Fabio (foto Maurizio Lollini)

Grande soddisfazione, ma rimanendo con i piedi per terra. È questa l’atmosfera che si respira in casa della Bartoccini Gioiellerie Perugia. La sconfitta in casa del Sassuolo di domenica scorsa (mentre le perugine riposavano) ha di fatto decretato ufficialmente il primo posto in classifica nella serie A2 femminile (girone B), al termine del girone di andata. Primo posto che proietta automaticamente le magliette nere ai quarti di finale di coppa Italia, con gara unica il 13 gennaio da giocarsi in casa contro la vincente della sfida tra il Martignacco e Torino. L’allenatore Fabio Bovari ripercorre la sua carriera: «Ho iniziato all’età di dodici anni, quando per la prima volta ho abbracciato, alla scuola media, questo splendido sport; un professore lungimirante, per il quale avevo delle mani ‘interessanti’ mi mise a giocare con i ragazzi della terza media. E da lì è nata questa passione». Sono tanti gli anni che lo vedono alla guida della squadra. «Nei campionati nazionali sono nove anni. Tanti momenti esaltanti vissuti in questa società, in particolare i tre anni di B1 nei quali siamo sempre stati ai vertici della classifica. Grandi ricordi per le finali che abbiamo fatto a Caserta ed Agrigento, e un rammarico per un tie-break perso, ed eravamo in vantaggio 14-9, che ci ha impedito di giocare la finale per la promozione». Oggi la squadra è cambiata molto ma la valutazione di questi primi mesi di lavoro è positiva. «L’approccio non è mai facile. Questo era un gruppo eterogeneo. Le ragazze venivano da storie e modi di allenarsi diversi. Di conseguenza, inizialmente, devi capire come adattare il tuo metodo alle loro caratteristiche, e poi cercare di capire cosa fare per amalgamare la squadra per dargli un senso tecnico-tattico che sia utile al singolo giocatore, ma che poi contribuisca allo sviluppo del gioco del gruppo». È terminato il girone di andata con il primo posto della classifica. «C’è da fare una premessa. Io ho anche l’incarico di direttore sportivo, e la squadra è stata individuata da me e dai miei collaboratori, per cui mi aspettavo di fare bene. Ma se mi avessero detto che sarei arrivato primo al termine della prima fase del girone di andata avrei detto… magari». Volendo compilare una pagella per i fondamentali di squadra questi sono i suoi voti. «Battuta 6, attualmente è abbastanza ficcante, ma non altrettanto efficiente. C’è un livello di errore ancora troppo alto. Ricezione 7½, abbiamo un buon reparto di ricevitori, tra libero e schiacciatrici. Possiamo, e dobbiamo, fare ancora meglio. Ci sono buoni margini di miglioramento. Alzate e schemi di squadra 9, c’è una regista che in questo momento, a mio avviso, distribuisce il gioco in maniera esemplare. Anche qui però ci sono margini per migliorare. Attacco 9, è un reparto che funziona molto bene. Non si arriva in alto in classifica senza avere nella tecnica e nella tattica delle ottime prestazioni. Non sarebbe possibile. Muro 6½, l’obiettivo è di arrivare ad un 9 pieno. Difesa 9, sono molto soddisfatto della nostra difesa». In conclusione la guida tecnica delle perugine confessa dove vuole arrivare. «Sicuramente ad avere un voto con lode. Questo è l’obiettivo. Non ci si può accontentare di quello che siamo anche se ora siamo già in alto. Dobbiamo cercare sempre di migliorarci per arrivare a qualche cosa di più alto. Questo è lo sport, ma anche il mondo lavorativo. Non bisogna mai accontentarsi ma mirare a obiettivi sempre più ambiziosi».

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