Lorenzo Bernardi: «Equilibrio è la parola d’ordine a Perugia»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Dicembre 28, 2018 16:30 Updated

Lorenzo Bernardi: «Equilibrio è la parola d’ordine a Perugia»

Bernardi Lorenzo (calma)

Lorenzo Bernardi (foto Michele Benda)

Si avvicina la seconda giornata di ritorno della superlega maschile per la Sir Safety Conad Perugia che torna a giocare tra le mura amiche e dà il via ad una serie di scontri di altissimo livello. Domenica sarà ospite Verona, squadra che recentemente si è rinforzata e che pare aver dato una scossa al proprio campionato. Si è parlato di tutto ciò nella tradizionale conferenza stampa che il club bianconero ha organizzato con l’allenatore Lorenzo Bernardi: «Ci sono differenze importanti tra la gara di andata che giocammo a Verona e quella che affronteremo domenica, allora stavano in un momento difficile mentre ora hanno espresso un ottimo livello di gioco. Nelle ultime partite abbiamo giocato bene con alcuni giocatori e meno bene altri, dobbiamo trovare una costanza di rendimento. Contro Verona, Trento e Civitanova Marche siamo stati capaci di esprimerci al meglio e ora vedremo se saremo capaci di ripeterci. Certo è che adesso ci aspetta un periodo molto intenso in campionato e champions league, dovremo farci trovare pronti tutti assieme. Non sono tranquillo quando affrontiamo le formazioni di rango, non rispecchia la mia mentalità e non vivo sperando che possiamo dare il meglio solo perché giochiamo con avversarie considerate di fascia alta, voglio una squadra pronta ad affrontare un avversaria in qualsiasi momento e condizione. Contro le squadre meno blasonate abbiamo fatto più fatica per cui bisogna avere una concentrazione alta sempre e curare ogni particolare. Giocare contro Perugia e contro Leòn costituisce uno stimolo maggiore per le avversarie che magari riescono a dare qualcosa in più rispetto al loro standard. Gli appassionati di volley che possono assistere dal vivo alle partite delle grandi squadre sono molto fortunati perché hanno la possibilità di vedere quasi tutti i grandi campioni a livello mondiale. Atleti come Kaziyski, che mi è sempre piaciuto e che credo sia un grande professionista, arricchiscono la superlega italiana, più ce ne sono e meglio è. Loro due sono giocatori fortemente sbilanciati nella fase offensiva, attacco e battuta, dunque mi aspetto grandi scintille tra loro domenica. Galassi è fisicamente molto forte, ha la sfortuna che gli manca qualche centimetro per essere non troppo piccolo visto che nelle sfide di grande livello la fisicità è grande, ha però buone capacità di salto ed è dotato di un primo tempo molto anticipato che compensa ad una statura non straordinaria. Ricci sono ormai cinue settimane che è fuori e credo che lo staff sanitario stia per dare il via libera al suo rientro, quando tornerà dovrà avere un periodo di adattamento per riprendere una condizione accettabile. Non ho fatto progetti nella scorsa estate vedendo a questo punto la squadra prima in classifica, il bilancio è ovviamente positivo, il destino è nelle nostre mani per quanto riguarda la chiusura del 2018, arrivare primi nella stagione regolare dà un piccolo vantaggio in termini di partite ma certo è che i play-off sono un campionato del tutto diverso e bisogna arrivare bene a quel momento. Per l’anno nuovo mi auguro che ci sia tranquillità e sereneità, ciò serve a solgere il lavoro nella maniera migliore possibile, equilibrio è la parola che si sposa meglio con la mia filosofia. L’arrivo di Leòn ha portato maggior agonismo nello spogliatoio ed in palestra, ma anche Atanasijevic è una persona che sprigiona positività col suo carattere e questo è un aspetto che aiuta ad accrescere l’armonia che è necessaria in un gruppo». Riguardo ai fatti recenti di violenza accaduti nel contesto calcistico il tecnico di origine trentina ha detto. «La differenza tra pallavolo e calcio c’è, nel nostro sport è molto difficile vedere violenza, a Perugia nei miei due anni di permanenza non ho mai sentito nemmeno un insulto agli avversari. In merito ai fatti accaduti a Milano dico che la colpa è dei delinquenti e non dei tifosi, gente che si è data appuntamento per fare danni. Purtroppo non è la prima volta che succede, è una piaga a livello sociale che deve essere bloccata».

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