Luca Bucciarelli: «Perugia è un sogno»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Dicembre 6, 2018 09:00 Updated

Luca Bucciarelli: «Perugia è un sogno»

Bucciarelli Luca (profilo)

Luca Bucciarelli

Gli allenamenti della Sir Safety Conad Perugia adesso sono affollati. Le ultime pedine aggregate alla squadra sono servite a fornire più qualità e maggiori alternative allo staff tecnico che prepara gli esercizi. Tra gli atleti che fanno parte dei block-devils è tornato ad esserci anche un umbro, un giocatore lanciato nella disciplina proprio dal club bianconero che dopo essersi fatto le ossa nelle categorie inferiori è tornato a casa. Si tratta del centrale folignate Luca Bucciarelli che dice: «È circa un mesetto che mi alleno con la squadra e domenica sono andato in panchina. Il sogno di chiunque è esordire in prima squadra e nella superlega, per me è ancora più bello visto che l’ho fatto con la società con cui ho iniziato la mia carriera». Classe 1995 con 200 cm. di altezza proveniva dal mondo del calcio, ed il suo passaggio alla pallavolo avvenne in maniera abbastanza fortuita. «Avevo un amico che giocava con le giovanili di Perugia e che mi chiedeva in maniera incessante di andare ad allenarmi con lui, alla fine più per accontentarlo che per convinzione ho provato e mi è piaciuto subito. Devo perciò ringraziare Luca Maracchia che ha agevolato anche il mio inserimento, fu allora che decisi di lasciare il calcio, anche perché venivo da un infortunio, accantonando undici anni di onorata attività da difensore». Ha iniziato quasi diciottenne a praticare la pallavolo, ma si è fatto notare presto passando in B2 ad Orvieto e poi militando due stagioni in A2 a Potenza Picena, aveva cominciato questa stagione a Santa Croce ma poi l’ha interrotta per motivi personali. «A quel punto il direttore sportivo Recine mi ha chiamato e mi ha detto di venire in palestra, una chiamata inaspettata e gradita, così come la prima panchina domenica scorsa». I più attenti avranno anche notato che a fine partita tutti i compagni di squadra lo hanno preso in braccio ed hanno festeggiato la vittoria facendosi fotografare così. «La cosa che mi ha sorpreso è la disponibilità a livello umano della squadra, De Cecco ed Atanasijevic li conoscevo già per aver preso parte alla spedizione in champions league ad Ankara nel 2015, quel gesto credo sia dovuto al fatto che sono entrato in punta di piedi in uno spogliatoio di campioni, e devo dire mi ha fatto piacere». Un esordio ancor più emozionante perché effettuato in casa davanti agli amici e sul taraflex tricolore. «La sensazione è stata stupenda al palasport con i Sirmaniaci che mi hanno provocato dei brividi, ogni tanto questi giorni mi torna in mente questa fantastica curva che canta, salta ed esulta. I cori sono stupendi ma senza dubbio l’entrata in campo è stato il momento più intenso». Per un giocatore che arriva da categorie inferiori ci sono tanti sogni ed aspirazioni da seguire, ma anche tante cose da imparare. «La differenza con la superlega si vede nell’intensità, nelle altezze e nelle velocità. I miei obiettivi personali sono quelli di crescere, migliorare e vivere questa esperienza nel migliore dei modi, rubando il più possibile dai compagni. Essendo io di ruolo centrale il mio riferimento è Podrascanin che ho sempre ammirato, circa cinque anni fa gli avevo chiesto di fare una foto insieme alla fine di una sua partita e ancora la conservo sul mio cellulare».

Bucciarelli-Podrascanin

Luca Bucciarelli e Marko Podrascanin

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