Nicholas Hoag, la carta di Perugia per la champions league

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Dicembre 4, 2018 15:00 Updated

Nicholas Hoag, la carta di Perugia per la champions league

Hoag Nicholas (tuta)

Nicholas Hoag (foto Michele Benda)

Avrebbe potuto vincere il mondiale per club la Sir Safety Conad Perugia che ha rinunciato a partecipare al prestigioso torneo per concentrarsi sul campionato. Domenica scorsa, in una finale tutta italiana la manifestazione iridata è stata vinta da Trento che ha avuto la meglio su Civitanova Marche, due squadre già battute dai block-devils che virtualmente, ma solo virtualmente, possono considerarsi campioni del mondo. Magari adesso un po’ di rammarico c’è da parte della società sportiva bianconera che su questo trofeo non ci aveva puntato, anzi, lo aveva snobbato. Ma se la bacheca perugina non si è arricchita, le notizie che sono pervenute dalla terra polacca, dove si è svolta la manifestazione, hanno comunque portato una ventata di ottimismo. Il perché è presto spiegato, per la prima volta negli ultimi cinque anni la miglior squadra europea non è una russa, ed in particolare non è Kazan, lo spauracchio dell’ultimo lustro. Ciò alimenta ancora di più la convinzione che gli equilibri della pallavolo continentale abbiano lasciato gli Urali e si siano spostati verso lo Stivale. Una considerazione non di poco conto visto che la squadra del tecnico Lorenzo Bernardi non nasconde le sue mire in champions league. Dopo il secondo ed il terzo posto conquistati negli ultimi due anni, l’arrivo del cubano Wilfredo Leòn è stata certamente la mossa azzeccata per potenziarsi, ma anche per indebolire i russi che ora non appaiono più extraterrestri. Se a tutto ciò aggiungiamo l’innesto del canadese Nicholas Hoag, che deve essere considerato a tutti gli effetti un rinforzo per la coppa europea, allora si capisce che gli umbri puntino dichiaratamente ad affermarsi in questa competizione. A questo proposito il presidente Gino Sirci ha detto: «Nessun rammarico per non aver partecipato al mondiale per club, un campionato senza una grossa vetrina e senza successo di pubblico, una finale con due squadre con la wild card. Dover pagare 150’000 euro per giocare ad un’agenzia pubblicitaria non mi trova d’accordo. A mio parere una competizione così formulata ed organizzata in mezzo agli altri impegni non ha senso, deve partecipare chi ne ha diritto. Sono contento per Trento che è rientrata al posto nostro e non escludo che possiamo partecipare in futuro, ma un torneo così spossante in mezzo al campionato non lo riteniamo proficuo. Leòn è un autentico fuoriclasse, sapevamo cosa era in grado di fare ed è per questo che lo abbiamo fortemente voluto. È venuto a Perugia per scrivere altre pagine vincenti e l’auspicio è che possa aprire un ciclo importante. Hoag siamo convinti che farà bene, ci può servire molto, sia in allenamento che in partita, avevamo bisogno di un elemento come lui dato che Berger sarà indisponibile più a lungo di quanto speravamo, crediamo che sia la persona giusta per completare un organico che sino a ieri era rimasto incompleto». Difficile pensare che l’atleta nordamericano possa essere utilizzato nella superlega dato che il regolamento impone di avere in campo sempre tre atleti italiani. Più semplice pensare a lui per un impiego in champions league dove non ci sono limiti di sorta.  Di certo è questo un innesto che potrebbe essere titolare in tutte le squadre, ma se dovrà giocare nel campionato tricolore potrà farlo solo se dal sestetto titolare uscirà proprio Leòn, oppure se Galassi e Ricci saranno schierati al centro mettendo in panchina Podrascanin… problemi che tutti vorrebbero avere ma le cui decisioni spettano allo staff tecnico.

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