Lorenzo Bernardi: «Perugia non deve essere superficiale»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Gennaio 16, 2019 12:00 Updated

Lorenzo Bernardi: «Perugia non deve essere superficiale»

Bernardi Lorenzo

Lorenzo Bernardi

La cavalcata trionfale della Sir Colussi Sicoma Perugia in champions league continua. Anche la terza partita è stata incamerata e i tre punti in palio sono stati conquistati ma il confronto non è stato privo di difficoltà. I problemi che i bianconeri hanno trovato sono relativi più ad un loro calo di attenzione che ad altro. In vantaggio di due set a zero e sul 15-19 nel terzo parziale, i block-devils hanno registrato un passaggio a vuoto tanto repentino quanto stupefacente subendo un break di otto punti a uno nel quale si sono dimostrati incapaci di reagire. Non una questione tecnica, come più volte detto, bensì un blocco psicologico che già altre volte si è manifestato e che rischia di diventare una inquietante costante. Malintesi che fanno cadere facili palloni a terra, palle recuperate in difesa ma non arrivate alla regia e poi vanificate con alzate approssimative ai compagni, e, soprattutto, mancanza di cinismo nel chiudere gli attacchi. Tutte situazioni che possono essere racchiuse in un discorso di agonismo che significa poi cinismo, aggressività ed entusiasmo nel gioco. Ingredienti che non mancano quando si affrontano rivali di alto rango, ma che in alcuni casi difettano contro squadre considerate minori. Il campanello d’allarme è suonato più volte ma per quanto ci si sia prestata attenzione il rimedio non è ancora stato trovato. Ciò che c’è di buono è che i perugini però sanno anche stringere i denti e portare a casa il risultato dopo essersi complicati la vita, caratteristica anche questa non comune. Anche il commento a caldo dell’allenatore Lorenzo Bernardi è in sintonia con questa analisi: «Ad Izmir ci sono state due partite completamente differenti nello stesso match. La prima fino quasi alla fine del terzo set quando avevamo quattro punti di vantaggio. A quel punto è subentrata un po’ di superficialità e quando questo accade cala il nostro livello di attenzione e concentrazione. Loro hanno avuto una serie importante in battuta con Taht che ha giocato molto bene ed il match è cambiato. Poi si è giocato punto a punto ed alla fine è stato comunque importante vincere. Credo che, come spesso ci accade, molto dipende da noi in queste gare. Sappiamo contro cosa dobbiamo lottare e dobbiamo farlo sempre, ma di certo non possiamo permetterci di peccare di superficialità. Una volta di più questa partita ci insegna che in champions league bisogna essere molto attenti e giocare ad alto livello altrimenti si rischia di avere molti problemi». In qualsiasi maniera la si voglia chiamare, superficialità, cattiveria agonistica, lucidità, è chiaro che la questione debba essere assimilata dai singoli giocatori e poi tradotta in campo, non perché non sia umano avere qualche debolezza, ma perché da una squadra che punta a vincere i trofei ci si aspetta di vedere proprio questo. Se è vero che di abilità e capacità Perugia ne ha molte, è altrettanto certo che fame di vincere ed entusiasmo non possono mancare mai. Sia ben chiaro, non si vuole criticare un collettivo che per ora ha avuto un cammino tutto sommato più che buono, qui si sta dicendo che il salto di qualità è davvero vicino ed una volta fatto questo passo si potrà puntare davvero in alto.

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By Pianeta Volley Gennaio 16, 2019 12:00 Updated