Rocco Brancati all’esordio in superlega maschile

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Febbraio 2, 2019 09:00 Updated

Rocco Brancati all’esordio in superlega maschile

Brancati Rocco

Rocco Brancati

Sarà una domenica speciale quella del 3 febbraio per Rocco Brancati, fischietto di origine lucana ma che è ormai umbro di adozione: «Questa è la mia quarta stagione nel massimo livello italiano e dopo aver fatto l’esordio in A1 femminile già due anni fa mi appresto a realizzare un sogno, quello di poter salire sul seggiolone e dirigere da primo arbitro una gara di superlega maschile». Il designatore nazionale gli ha assegnato l’incarico di primo arbitro nella partita tra Trento e Castellana Grotte dove scenderà in campo in coppia con un collega umbro di livello internazionale. «L’emozione è tanta in quanto non è una cosa che capitata tutti i giorni dirigere una gara della squadra campione del mondo in carica ma poter essere accompagnato da Simone Santi sicuramente mi rende più tranquillo». A marzo compirà 39 anni ma lui è nella pallavolo ventitré stagioni. «Avvicinarmi al volley ma più in particolare al mondo arbitrale è stato quasi naturale essendo mio padre un ex arbitro nazionale e successivamente osservatore sempre nazionale, da piccolo spesso lo seguivo nelle sue trasferte sia da arbitro che da osservatore e mi ha sempre affascinato il ruolo dell’arbitro, una persona ‘sola’ sul seggiolone, un ruolo importante ma non da protagonista e allora in automatico a 16 anni ho frequentato il corso per aspirante arbitro nella mia città, Potenza. Corso tenuto interamente da Francesco Canzoniero e grazie ai suoi consigli e a quelli di mio padre nel giro di tre anni mi hanno permesso già di poter arbitrare la serie C». Per motivi di studio universitari si trasferì poi nel Cuore Verde d’Italia incontrando un livello tecnico maggiore per il quale si dovette rimboccare le maniche. «All’inizio è stata dura, essere catapultato in un’altra realtà non è sempre facile, però devo dire che mi sono sentito subito   casa, grazie soprattutto ai colleghi che ho conosciuto. Sicuramente dal punto di vista tecnico la maturazione c’è stata in Umbria, poter arbitrare con colleghi del calibro di Fabrizio Saltalippi, Simone Santi ed Ilaria Vagni già a livello regionale e poter ascoltare i loro consigli durante le consuete riunioni vuol dire tanto». I risultati non mancano e la sua carriera progredisce senza sosta. «Nel 2006 sono stato proposto per il passaggio al ruolo B, anni di gavetta in serie B2 e poi finalmente la B1 dove in quattro anni mi sono tolto tante soddisfazioni, partecipando a tante finali nazionali, alla junior league e le finali di coppa Italia e diverse finali play-off promozione e a luglio 2015 la tanto attesa chiamata quella della promozione al ruolo A». Un ultimo pensiero Brancati lo dedica ai ringraziamenti per tutti coloro che sono stati e sono vicini a lui. «L’auspicio è quello di poter continuare e di migliorarsi sempre e una delle componenti importanti per questo è la mia famiglia, mia moglie Caterina e mia figlia Costanza, alla quale va la più grande riconoscenza, tutti gli ufficiali di gara umbri, diretti dal responsabile Andrea Bellini perché questo traguardo lo tagliano anche loro e i miei responsabili nazionali, Luigi Roccatto, Fabrizio Pasquali ed Enzo Rizzo che stanno credendo in me e che mi stanno dando fiducia».

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