Claudio Nardi: «San Giustino non deve sbagliare più nulla»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 20, 2019 09:00 Updated

Claudio Nardi: «San Giustino non deve sbagliare più nulla»

Nardi Claudio

Claudio Nardi

È alla Piccini San Giustino di serie B1 femminile da quattro stagioni consecutive con la qualifica di secondo allenatore e per la seconda lavora assieme al tecnico Gobbini. Con i suoi cinquantatré anni ottimamente portati, dopo aver giocato a lungo e calcato i palcoscenici della massima categoria, mantiene un fisico atletico che gli consente di espletare al meglio le sue mansioni sul taraflex. A Claudio Nardi il compito di analizzare non soltanto la partita di sabato scorso, ma anche una stagione che sta volgendo verso la parte conclusiva: «Era la risposta che ci attendevamo dopo Moie, una parentesi aperta e subito chiusa dalle ragazze che in settimana erano state strigliate e che ad Ancona hanno disputato una prestazione positiva e ordinata, mettendo a frutto le doti del collettivo. Qualcuno potrà sostenere che contro un’avversaria ora scesa all’ultimo posto il compito fosse stato abbastanza facile, ma ricordo che di buone individualità ne avevano anche loro». Quattro anni al servizio del club altotiberino e quattro formazioni diverse con le quali ha lavorato. Sul piano caratteriale, questa sembra essere la migliore di tutte. «È un gruppo che non molla mai, ci sono atlete con un indubbio potenziale tecnico, al quale si aggiunge questa prerogativa. Le singole giocatrici sono molto cresciute, a cominciare dalla palleggiatrice, lo sottolineo perché Benedetta Giordano ha soltanto 19 anni e perché per la prima volta ha la responsabilità diretta di un ruolo chiave, attorno al quale il gioco ruota inevitabilmente». Sei punti di distacco dalla zona play-off a sei giornate dalla fine, l’obiettivo è ancora raggiungibile. «Non sarà semplice, perché noi non dobbiamo sbagliare assolutamente nulla e sperare che il Cesena inciampi per battercela sul filo di lana. Cesena deve affrontare Altino in casa e Montale Rangone fuori. Stesso discorso per noi a distanza di una settimana, dopo Quarrata in casa, avversarie identiche a campi invertiti. Credo quindi che le prossime due-tre giornate rivestiranno un’importanza forse decisiva». Per ciò che riguarda il discorso promozione, è oramai fatta per Macerata. «Nove lunghezze di vantaggio, a questo punto del campionato, rivestono il loro peso e penso che ce la farà, anche se continuo a dire che Montale Rangone mi ha impressionato di più. Sarà perché contro di noi ha disputato la partita perfetta e anche perché noi a Macerata siamo andati vicini al tie-break, ma mi è sembrata più solida». A parte il rientro nella partita contro Empoli, la squadra sta giocando da tre mesi senza Elisa Mezzasoma, anche se continua a macinare risultati. L’assenza di questa giocatrice può esercitare alla distanza la sua influenza, considerando la rosa non certo ampia. «Mezzasoma è una pedina fondamentale, di quelle che fanno la differenza e quindi si può immaginare cosa significhi averla o non averla in questo frangente del campionato. Alla stessa maniera, però, debbo dare atto a Giorgia Silotto di averla sostituita nel migliore dei modi; anzi, diciamo che la Silotto ha forse scoperto il ruolo a lei più congeniale, quello appunto di opposta». Sabato prossimo, al palasport sangiustinese sarà di scena Quarrata, compagine che occupa il quart’ultimo posto ma con Montespertoli a distanza di sicurezza. Il ritornello è sempre lo stesso, mai dare per scontato l’esito della partita. «All’andata siamo riusciti a recuperare in casa loro due situazioni di svantaggio dal 21-24 e addirittura dal 19-24. Dobbiamo continuare a essere la squadra di sempre, se ci esprimiamo nella maniera in cui sappiamo fare, non ci sono problemi, la vittoria è certa».
(fonte San Giustino Volley)

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