Lucia Crisanti saluta la pallavolo giocata

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 3, 2019 08:00 Updated

Lucia Crisanti saluta la pallavolo giocata

Crisanti Lucia (addio)

l’emozione di Lucia Crisanti

Stavolta è vero, quella di domenica a Sassuolo in serie A2 femminile è stata l’ultima partita giocata da Lucia Crisanti, atleta umbra che ha chiuso con la pallavolo giocata: «È dall’anno scorso che meditavo il ritiro ma la società sportiva di Sassuolo mi aveva convinto a continuare per un altro anno». Trentatré anni compiuti da un paio di settimane di cui quindici trascorsi su campi della serie A, una lunga carriera la sua iniziata a Foligno (sua città natale), e passata per Trevi, per il Club Italia e approdata a Perugia che l’ha definitivamente lanciata nella massima categoria. «Il percorso fatto è stato bellissimo, all’inizio nessuno ha la certezza di dove può arrivare, ma le soddisfazioni non sono mancate, ho conosciuto tante persone e girato tanto il mondo, perciò sarò per sempre grata alla pallavolo» Tanti i successi conseguiti, partendo da quello continentale con la nazionale juniores nel 2004 bissato poi con la nazionale maggiore che vinse gli Europei e le Universiadi nel 2009 per un totale di circa cento presenze azzurre. I titoli col club vanno dalla prima coppa Italia di A1 vinta nel 2005 con Perugia all’ultima coppa Italia di A2 vinta lo scorso gennaio con Sassuolo. Complessivamente ha vinto una volta la coppa di Lega, una volta la supercoppa italiana, due volte la coppa Cev, due volte la champions league, tre volte la coppa Italia e tre volte lo scudetto tricolore (l’ultimo a Conegliano). Da brividi l’ovazione che le ha riservato il pubblico del Pala-Paganelli che l’ha salutata domenica scorsa prima dell’ultima partita, quando la società sportiva le ha regalato la maglia numero 4 che sarà ritirata, una testimonianza del grande affetto che si è guadagnata l’atleta umbra. «Più volte in questi anni mi sono chiesta come sarebbe stato questo momento, ma neanche nei sogni più belli potevo immaginarlo così. È stata una sorpresa per me quello che è successo prima del fischio d’inizio della gara, specie il ritiro della maglia e non nascondo che più di una lacrima mi è scesa. Conservo a casa dei miei una maglietta per ogni stagione disputata e questa completerà la collezione». Sassuolo ha reso il giusto omaggio ad una grande giocatrice e capitano, che in due anni ha guidato la squadra neroverde ad enormi soddisfazioni, prima la promozione in A2 e poi la coppa Italia. «La cosa della quale vado più fiera è essere stata apprezzata come persona e non solo come atleta, in precedenza guardavo solo se giocavo bene o male, questo significa che qualcosa di buono è stato fatto e me lo porterò dentro più di ogni altra cosa». Ormai residente a Bologna la folignate studia per prendere la seconda laurea, dopo quella di Scienze Motorie vuole quella in Podologia. «Mi serve per avere un profilo più specializzato, in futuro mi piacerebbe mettere a disposizione le mie conoscenze lavorative nel mondo delle schiacciate, escludo ogni altro incarico al di fuori di questo, da ora in poi la pallavolo la seguirò solo su Pianeta Volley».

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