Aleksandar Atanasijevic: «Perugia non cerca scuse, possiamo vincere»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 6, 2019 13:00 Updated

Aleksandar Atanasijevic: «Perugia non cerca scuse, possiamo vincere»

Atanasijevic Aleksandar

Aleksandar Atanasijevic (foto Michele Benda)

Che vincere uno scudetto non sia facile è certo. Che le serie di finale possano riservare sorprese altrettanto. Se si pensa che una singola partita come quella di domenica possa cambiare radicalmente volto in un set che sembrava ormai già vinto allora si capisce ancor di più che per arrivare a vincere il campionato italiano c’è bisogno di fare di più. Sono di questo avviso anche i protagonisti della Sir Safety Conad Perugia che è stata beffata in maniera piuttosto clamorosa nel terzo set a Civitanova Marche. È accaduto in negativo quello che era già successo in positivo contro Modena, quando a recuperare un distacco importante erano stati i block-devils. Stavolta la piccola impresa l’hanno compiuta i marchigiani che hanno trovato nel momento delicato una grande risorsa nella battuta del cubano Leal, e forse hanno perso anche la testa facendosi prendere dal nervosismo per due decisioni arbitrali, una delle quali è apparsa davvero clamorosa visto che è stata controllata al video-check e mostrata alla moviola in televisione. L’esperta formazione marchigiana ha dunque fatto cadere in trappola l’ingenua Perugia, e questo servirà di lezione perché non accada più. Così il libero Massimo Colaci a caldo: «Non avevo dubbi che sarebbe stata difficile, noi non siamo stati bravi a gestire il vantaggio nel terzo set, abbiamo sbagliato troppo e contro questo avversario non ce lo possiamo permettere. Un po’ di tensione ci sta in una finale scudetto, quando sei avanti dovresti pensare alla tecnica e alla tattica e non buttarla sulla bagarre, chiaramente quando hai davanti una squadra come la Lube questo è più facile a dirsi che a farsi». Ormai sono tutte battaglie infuocate, non ci si può attendere altro, ma se il fattore campo è determinante allora c’è da essere ottimisti. Ancora tra i migliori l’opposto Aleksandar Atanasijevic che però non ha inciso come al solito: «Complimenti ai nostri rivali, noi abbiamo avuto la nostra chance per indirizzare la partita dalla nostra parte, non cerchiamo scuse ma qualche decisione arbitrale forse ci ha penalizzato. Abbiamo giocato al 60% delle nostre possibilità ma gara-tre spingeremo al massimo e sono convinto che sarà decisiva per la serie. Ora torniamo in casa nostra e ce la giochiamo di nuovo. Sono convinto che davanti ai nostri tifosi possiamo vincere». Nella seconda sfida ha pesato e non poco il supporto dei tifosi locali, lo ha confermato anche il presidente Gino Sirci che ha invitato a maggior attenzione: «Faccio i complimenti a Civitanova Marche che ha meritato di vincere. Bisogna dire che il loro pubblico è stato corretto ed ha spinto al successo la squadra aiutandola nel momento di difficoltà. Noi però abbiamo il demerito di non aver girato il dito nella piaga quando avremmo potuto e così siamo stati superati. Siamo usciti dal campo senza sfigurare, si poteva fare meglio ma non bisogna dimenticare che c’è anche una rivale in campo. Abbiamo visto una bella partita ed abbiamo saputo renderci pericolosi. Sarà una serie lunga». Che ci sia qualche rimorso lo dice anche il centrale Fabio Ricci: «Sapevamo che sarebbe stata una partita diversa, è un’occasione sprecata per noi ma certamente siamo in finale e ogni gara va giocata dal primo all’ultimo punto. II servizio di Leal è stato decisivo nel terzo set, si sono ripresi ed hanno avuto la meglio. Bisogna riconoscerne i meriti dei marchigiani e pensare solo a mercoledì». Non ha fatto drammi il centrale Marko Podrascanin: «Purtroppo continuiamo a perdere fuori casa. Abbiamo buttato via un set praticamente vinto, che avevamo decisamente in mano. Dispiace tantissimo ma questo è, dunque ripartiamo da zero e mercoledì daremo nuovamente il massimo per cercare di far valere nuovamente il fattore campo». Il capitano Luciano De Cecco: «Abbiamo commesso sicuramente troppi errori e ci siamo innervositi. È un peccato perché le nostre possibilità le abbiamo avute, soprattutto in quel terzo parziale che alla fine è risultato essere l’ago della bilancia della partita. Comunque non c’è molto da dire, e invece c’è parecchio da fare. Civitanova Marche cercherà sicuramente di fare il colpaccio in gara-tre a Perugia, e dobbiamo farci trovare pronti». Intervistato dalla televisione nazionale ha mostrato di avere le idee chiare lo schiacciatore Wilfredo Leòn: «Questa sconfitta non cambia nulla, abbiamo davanti altre tre partite e dobbiamo vincerne due. Stavolta loro hanno giocato meglio e noi abbiamo fatto qualche errore in più. Giocare davanti al nostro pubblico sarà un vantaggio e noi saremo più determinati. Ci sono state alcune situazioni che gli arbitri hanno visionato al video-check che sono discutibili e che poteva essere punto per noi, ma va bene, ora pensiamo a vincere in casa. Il mio servizio non può fare vincere o perdere la partita, a Perugia in gara-uno non ho fatto ace ed abbiamo vinto. Voglio chiarire che la mia mano sta bene, la situazione è che posso giocare. A muro abbiamo toccato tanti palloni e non credo che abbiamo fatto fatica, credo che hanno fatto più fatica loro a mettere palla a terra. Noi siamo Perugia ed andiamo avanti». In merito agli episodi di ieri, avvenuti nel corso del terzo set è intervenuto l’amministratore delegato della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi che ha detto: «Il nostro sport ha dei protagonisti assoluti, che sono i giocatori in campo. Vogliamo che siano loro le firme dello show sportivo: una serie di Finale che ha già garantito e assicurerà nelle prossime gare un livello agonistico eccezionale. Non abbiamo bisogno di altri atti da parte di chiunque altro, a bordo campo o in tribuna. Vorrei essere molto chiaro, questo è l’ultimo avviso: la Lega avrà tolleranza zero per atteggiamenti sopra le righe, di qualunque tipo, e assicuriamo sanzioni pesanti per chi agirà esasperando gli animi».

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