Ci sono le mani di Alessio Botteghi sulla champions league

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 19, 2019 16:30 Updated

Ci sono le mani di Alessio Botteghi sulla champions league

Botteghi Alessio (champions league)

Alessio Botteghi (foto Fabio Cucchetti)

Nella domenica del trionfo della pallavolo italiana c’è anche lo zampino umbro sulla della champions league di Novara che ha vinto in campo femminile la coppa continentale più importante. Con lo staff piemontese infatti c’è il fisioterapista trestinese Alessio Botteghi che ha detto: «Sono felice, davvero tanto felice. La meravigliosa sensazione che hai dopo aver vinto un trofeo così importante è un misto tra incredulità ed estasi che ti porta davvero a toccare il cielo con un dito. Incontrare di nuovo Conegliano Veneto dopo aver perso tre gare su tre nella finale scudetto penso non sia stato mentalmente facile per nessuno di noi. E soprattutto per questo abbiamo curato ogni minimo particolare nella preparazione della partita, cercando sempre di dare il 100% ognuno nel suo ambito. Perché questa è stata per molti di noi (società, staff, atlete) veramente l’occasione di una vita, che non è detto che possa capitare con facilità. Dal punto di vista del mio lavoro, venivamo da un periodo abbastanza pieno dove diverse atlete erano alle prese con problemi fisici che gestivamo da tempo, perché giocare ogni tre giorni, una stagione intera è usurante, sia fisicamente che mentalmente. La pallavolo è fatta di emozioni e di sensazioni; le ragazze erano cariche e lo staff ancor di più ma parlando con il coach Barbolini dopo l’allenamento di rifinitura del sabato mattina, abbiamo avuto la stessa opinione nel dire di aver visto forse l’allenamento migliore di tutta la stagione e da lì è nata la convinzione che la coppa sarebbe tornata a Novara con noi. Quando è caduta l’ultima palla a terra la scarica di adrenalina che ti arriva non è facile da gestire, ho urlato di gioia, corso come un pazzo e poi ho anche pianto… perché una champions league non si vince tutti i giorni. Questo miracolo, perché di miracolo si tratta, lo voglio dedicare in primis a mia moglie Valentina Morelli e a tutta la mia famiglia che non ha potuto seguirmi a Berlino. Un ringraziamento speciale va a tutto lo staff tecnico e medico che giornalmente mi supporta e sopporta e infine alla società sportiva Agil Volley Novara che mi permette di fare questo lavoro in condizioni davvero ottimali».

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