Perugia si suicida e abdica in favore di Civitanova Marche
La Sir Safety Conad Perugia che non ti aspetti perde tra le sue mura la quinta battaglia della finale nei play-off scudetto. Non è bastato un vantaggio di due set a zero ad evitare la debacle contro una rivitalizzata Cucine Lube Civitanova, capace di scrollarsi di dosso le sue paure ed i suoi fantasmi e di vincere nel fortino nemico che dal 5 maggio 2016 manteneva l’imbattibilità e resisteva eroicamente. Un risultato che pone termine in maniera drammatica alla stagione e che manda in fumo i piani dei block-devils a cui resta in bacheca la vittoria della coppa Italia, troppo poco per chi puntava ad essere la migliore d’Europa. Per i cucinieri è festa grande, la prima vittoria dopo sette finali perse è la conferma che la maledizione è terminata. Partita strana quella del martedì di competizione, a tratti esaltante, a tratti deprimente, dove ha scarseggiato il muro, la regia non è sempre stata lucida ed efficace, ma alla fine è mancato pochissimo ai padroni di casa per imporsi. In campo con il sestetto tipo, i padroni di casa strappano i rivali nel primo parziale con tre ace di Leòn che spaccano il punteggio (9-2). De Cecco tiene caldo Atanasijevic ma il guizzo dai nove metri di Juantorena e poi di Simon riducono (14-11). La situazione non cambia e i cucinieri provano coi cambi, dentro Cantagalli, D’Hulst e Kovar (19-13). Leòn sale in cattedra e poi Perugia fa una pausa prima di chiudere con Atanasijevic che mette giù il pallone dell’uno a zero. Il secondo set va agli umbri, che partono con orgoglio e determinazione grazie al solito contributo di Leòn da fondo campo (9-5). Stavolta gli ospiti non fanno scappare troppo i rivali con Mossa de Rezende che sostiene grintosamente la squadra (16-13). Il servizio dei cucinieri è falloso e non trova la misura ma il muro riesce a fermare le incursioni nemiche trovando l’aggancio (21-21). Lanza toglie d’impaccio gli umbri con un ace e poi replica con un altro che segna il raddoppio. Nella terza frazione partono forte i cucinieri che hanno Diamantini al posto di Cester (3-7). Simon giganteggia a rete ed allarga la forbice (6-14). Arrivano gli errori che consigliano a Bernardi di schierare Hoag e Hoogendoorn ma le finalizzazioni sono imprecise (9-22). Gara riaperta. Il quarto parziale è una bolgia ma il muro civitanovese continua a mettere pressione (6-9). Leòn si carica sulle spalle la squadra e Podrascanin rimette in asse (11-11). Il sorpasso viene scongiurato con un po’ di fortuna ma non è evitabile sulle bombe in battuta di Leòn (15-14). Si avanza spalla a spalla sino al 19-19, l’ottima correlazione muro-difesa degli ospiti li porta a più tre. Verdetto rimandato. Al tie-break parte forte Civitanova Marche che cambia campo sul 3-8. Il ritardo diventa di sei lunghezze e consegna il titolo di campione d’Italia.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA – CUCINE LUBE CIVITANOVA = 2-3
(25-22, 25-21, 12-25, 21-25, 10-15)
PERUGIA: Leòn 20, Atanasijevic 14, Lanza 10, Ricci 6, De Cecco 5, Podrascanin 4, Colaci (L1), Hoag, Hoogendoorn, Piccinelli, Seif. N.E. – Galassi, Berger, Della Lunga (L2). All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
CIVITANOVA MARCHE: Sokolov 19, Juantorena 16, Simon 16, Leal 15, Mossa de Rezende 5, Cester, Balaso (L1), Diamantini 5, Kovar 3, Cantagalli, D’Hulst. N.E. – Stankovic, Massari, Marchisio (L2). All. Ferdinando De Giorgi e Marco Camperi.
NOTE – Spettatori 4’028.
Durata dei set: 29’, 27’, 21’, 30’, 17’.
Arbitri – Daniele Rapisarda (UD) ed Andrea Puecher (PV).
SIR (b.s. 16, v. 15, muri 6, errori 13).
LUBE (b.s. 26, v. 5, muri 18, errori 8).