Il saluto di Mattia Rosso che va a Castellana Grotte

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Giugno 20, 2019 10:30 Updated

Il saluto di Mattia Rosso che va a Castellana Grotte

Rosso Mattia (campo)

Mattia Rosso (foto Cristan Sordini)

Si è trasferito a Castellana Grotte e giocherà ancora nel campionato di serie A2 maschile l’ex schiacciatore di Spoleto Mattia Rosso che ha detto: «La scelta è stata assolutamente facile. Fin dalla chiusura della scorsa stagione, il club mi ha cercato con insistenza e questo mi ha fatto piacere. Peraltro ho ricordi splendidi della stagione vissuta in Puglia». Lo stesso giocatore piemontese che ha compiuto trentaquattro anni da poco aveva salutato già dal 30 aprile Spoleto tramite la sua pagina social. «Ed eccoci arrivati al termine di questa stagione, l’ennesima e intensa stagione. Che dire, forse è stata la più dura della mia carriera, siamo partiti con i favori dei pronostici e grandi aspettative, ma abbiamo incontrato un sacco di difficoltà durante l’anno fino ad essere arrivati ai play-off per il famoso rotto della cuffia mettendo le famose ‘pezze’, poi siamo stati bravi nel finale di stagione, ma Piacenza non ci ha lasciato scampo e si sono dimostrati più forti, anzi direi più maturi, cinici e consapevoli della loro forza derivante da una stagione regolare più continua. Onore ai vincitori. Spoleto, finisco la stagione con la certezza e il dispiacere di non essere quasi mai riuscito ad esprimermi ai mie livelli, ma consapevole allo stesso tempo di aver dato tutto me stesso dal primo all’ultimo giorno. Ho sofferto, sono caduto e mi sono rialzato, ho scoperto risorse che non sapevo di avere, mi sono riadattato ad una situazione che non preventivavo di vivere ancora dopo i primi anni di carriera, credo di aver accettato con grande spirito e umiltà una posizione scomoda, ho ed abbiamo accettato tutti insieme di cancellare i cognomi che portiamo sulle spalle e i curriculum che ci portiamo dietro in favore di quella scritta che portavamo sul petto, per il bene della Squadra, perchè solo così si poteva salvare una situazione che a febbraio sembrava davvero compromessa, e proprio dalla squadra che ognuno di noi ha preso energia e ha portato il suo contributo. Sono orgoglioso di aver avuto quella striscetta sotto il numero 9, essere Capitano comporta quasi sempre più oneri che onori, ed io sono fiero di tutti noi perchè nei momenti bui non ci siamo mai disuniti e abbiamo sempre remato insieme verso un unico obiettivo. Mi dispiace molto aver finito con la sensazione di incompiuto, con la sensazione di non essere mai stato amato fino in fondo dall’ambiente, di non essere riuscito ad essere quello che sono stato in tutte le squadre in cui ho militato in precedenza; credo anche di aver ricevuto critiche fuori luogo e talvolta esagerate, ma così è, si sa, fa parte del gioco. Vivo da 25 anni in funzione della pallavolo, ho lo stesso fuoco dentro che mi muove da anni ad andare in giro per l’Italia, a stare lontano da casa, a fare dei sacrifici enormi insieme alla mia famiglia, perché amo questo Sport e a 34 anni mi sento tutt’altro che un giocatore finito. Potendo paragonare questa esperienza umbra ad un cielo un po’ buio e nuvoloso, due stelle hanno illuminato il mio percorso, D. e P. e grazie a loro adesso mi sento una persona migliore. Anzi, a dire il vero le stelle sono tre, ma una è più grande bella e luminosa e rischiara il mio cammino da tanti più anni: mia moglie. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma in ogni caso… grazie Spoleto! è stata un’esperienza strana, contorta, stressante ma utile a suo modo, grazie ai tifosi che anche se solo alla fine mi hanno fatto sentire importante ed apprezzato. Ciao Umbria, regione meravigliosa e mistica, dei luoghi stupendi e incontaminati, dei paesaggi unici».

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