Luisa Casillo: «A Perugia voglio lasciare ancora il segno»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Ottobre 23, 2019 16:00 Updated

Luisa Casillo: «A Perugia voglio lasciare ancora il segno»

Casillo Luisa

Luisa Casillo

Obiettivo puntato sulla prossima rivale, è questo il diktat della dirigenza e dello staff tecnico che ha cominciato a prepare il duello valido per la terza giornata di serie A1 femminile. La Bartoccini Fortinfissi Perugia guarderà con estremo interesse l’anticipo di stasera tra Firenze (avversaria domenica) e Novara. Un piccolo vantaggio in questo periodo iniziale del campionato per le magliette nere che potranno disporre di un materiale di studio maggiore per stabilire la tattica da utilizzare e che disporranno di un riposo più lungo rispetto alle toscane. Nel frattempo sudano in palestra le umbre che devono conquistarsi settimanalmente una maglia da titolare. La centrale Luisa Casillo comincia dal recente passato: «Quello che abbiamo ottenuto la scorsa stagione mi da una carica ed una motivazione in più per affrontare al meglio questo nuovo ciclo. Tornare nella massima categoria era un mio desiderio, farlo continuando a difendere la maglia di Perugia è ancora più bello. L’essere stata confermata è una grande soddisfazione personale, mi dà la convinzione di aver lasciato qualcosa sia dal punto di vista professionale, sia tecnico e sia umano. Vuol dire aver trovato sintonia con tutti, a partire dal presidente, passando per il coach fino ai dirigenti, questa è una delle cose più belle». La giocatrice di origine campana dalle parti di Pian di Massiano è stata ribattezzata ‘la pantera’ e ne parla col sorriso. «Mi piace il soprannome, me lo sento addosso, credo che esprima bene come sono quando mi trovo in campo, cerco di essere sempre molto determinata e di tirare fuori la grinta che è in me per ogni palla, non nego che in passato mi è costata qualche cartellino giallo, ho un carattere vulcanico e credo che ciò dimostri il mio impegno profondo». Tutta questa determinazione si è rivelata fondamentale anche nel passato. «Chi conosce la mia storia lo sa, ho trovato durante il mio percorso alcuni ostacoli (uno su tutti l’incidente d’auto del 2014 che causò la frattura di ulna e clavicola, ndr), per questo essere tornata nella massima serie è qualcosa che va oltre la semplice categoria. Penso che tutto accada per un motivo, c’è una motivazione che comprendo sempre meglio di giorno in giorno, quindi sono contenta del mio percorso e cerco portare la grande forza che mi ha dato condividendolo con le mie compagne in campo».

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