Vital Heynen: «Sto conoscendo la mia Perugia»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Ottobre 17, 2019 16:00 Updated

Vital Heynen: «Sto conoscendo la mia Perugia»

Heynen Vital (conferenza)

la conferenza stampa di Vital Heynen allenatore della Sir Safety Conad Perugia

Le lancette dell’orologio scandiscono il conto alla rovescia per il via al campionato di pallavolo di superlega maschile. La Sir Safety Conad Perugia prova ad inseguire lo scudetto che gli è stato scucito di dosso pochi mesi fa ma in questo momento è senza dubbio in una condizione incerta poiché non si è potuta allenare mai al completo. Per parlare del momento dei block-devils e delle aspettative si è tenuta la prima conferenza stampa indetta dal club per la nuova stagione. Così il nuovo tecnico Vital Heynen: «Non è stato facile per la squadra al mio primo allenamento ieri, ero troppo stanco per essere nervoso, ho parlato molto con De Cecco e con Lanza per capire un po’ meglio quale è la situazione. Mancano tre giorni alla partita d’esordio ed è difficile pensare all’avversario quando devi pensare già molto alla tua squadra. Forse sarò emozionato, non lo so, giocare in Italia significa provare tante emozioni, sono sicuro che la superlega è in questo momento la più forte del mondo. Devo trovare la mia posizione nel campionato perché al momento sono io la novità e sono straniero, quindi sono l’intruso nel campionato italiano. Ho trovato un buon rapporto con il presidente Sirci nello scorso mese di giugno, ma negli ultimi mesi non ho parlato che due volte con lui. È chiaro che ora si avvicinano gli impegni e gli animi saranno meno sereni dato che le passioni aumentano; non so chi sarà il leader in campo ma Leòn già conosce i miei metodi di lavoro e spero mi aiuti a far capire alla squadra la mia filosofia di pallavolo. Ho già una idea chiara della squadra da mandare in campo domenica, ma ovviamente non la rivelo». La formazione bianconera si avvicina al debutto e la preparazione al match di Latina appare alquanto complesso. «Più che emozionato sono stanco, ho fatto ventuno ore di viaggio e ho già sostenuto due allenamenti. Devo conoscere i giocatori per avere un quadro completo della squadra, penso che sono loro che fanno la squadra, io sono qui solo per aiutarli ad esprimersi al massimo. C’è bisogno di tempo per vedere quanto valiamo, le partite in campionato sono tante e gli atleti hanno un compito difficile». Sul versante rapporti interpersonali è stato fatto notare quanto il lato umano caratterizzi il suo profilo professionale. «In Polonia per Leòn non era facile inserirsi, forse per un allenatore non è così difficile ma per un giocatore lo è senza dubbio. È un atleta ideale per la squadra di Perugia, ora è stanco ma è in forma eccellente».

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