Giada Cecchetto: «Grandi emozioni a Perugia»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Novembre 21, 2019 16:00 Updated

Giada Cecchetto: «Grandi emozioni a Perugia»

Cecchetto Giada (profilo)

Giada Cecchetto (foto Maurizio Lollini)

Parola d’ordine non farsi distrarre. Sì, perché le notizie che circolano in queste ore sono di quelle che potrebbero trarre in inganno le squadre di serie A1 femminile. Lo sono ancor di più per la Bartoccini Fortinfissi Perugia che domenica 24 novembre sarà di scena in trasferta per l’ottava giornata di campionato. A confondere le acque è la prossima rivale Caserta che proprio prima dello scontro diretto per la salvezza ha fatto circolare voci di essere in vendita. Le magliette nere però conoscono bene l’ambiente campano e faranno bene a non fidarsi perché dalle parti della Reggia non sono nuovi ad anomale quanto bizzarre trovate. Se è vero infatti che la squadra casertana non godrà di certo della miglior serenità, è altrettanto certo che scenderà in campo per dimostrare il proprio valore. Lo ha già fatto, anche con formazioni di rango, perciò le attenzioni sono al livello di guardia. Di certo alcune delle atlete perugine sanno già cosa le aspetta avendo giocato con quella squadra e anche contro. Una di queste è la libero Giada Cecchetto che si è guadagnata il posto da titolare dimostrando tutto il suo valore: «La pallavolo mi trasmette emozioni stupende, quando sono in campo riesco a percepire tutta l’adrenalina e l’energia, questa si trasforma in grinta e voglia di non far cadere nessun pallone, è una sfida continua. Mi piace far parte di un gruppo, l’avere un fine comune condividendo momenti belli e momenti difficili. Durante la partita si crea una connessione tra noi compagne di squadra, una sensazione che mi dà molta carica. Questo sport oltre a divertirmi, mi ha dato la possibilità di viaggiare ed approcciarmi a società, città e persone diverse, arricchendomi come giocatrice e come persona». Alla prima stagione nel capoluogo umbro la ventottenne di origine milanese respira l’aria del professionismo. «A Perugia mi sto trovando molto bene, è una bellissima città a misura d’uomo che offre tanto, devo ammettere che stiamo sempre in palestra, quindi devo ancora visitarla approfonditamente, ma già allenarmi in un tempio storico del volley femminile e maschile mi regala grandissime emozioni, è una bella soddisfazione». A vedere la sua semplicità e la sua umiltà non si direbbe ma ha vinto una champions league, una cosa che in pochi possono vantare ma lei resta una persona alla mano. «La passione per la pallavolo è iniziata guardando mio fratello più grande che frequentava un corso nel dopo scuola. Qualche anno più tardi, avevo più o meno undici anni, mi sono iscritta anch’io a dei corsi organizzati dalla Pro Patria con la quale poi ho iniziato il mio percorso pallavolistico a partire dalle giovanili. In precedenza avevo praticato piscina, pianoforte, teatro e ginnastica e onestamente ai tempi non avevo ancora idea che la pallavolo sarebbe diventata così importante nella mia vita. Confesso che ho sempre messo davanti prima gli studi allo sport finché non mi sono resa conto che potevo farne un ‘lavoro’. Da piccola non avrei mai detto che sarei arrivata a questo livello, era semplicemente un sogno, passo dopo passo, sacrificio dopo sacrificio, sono arrivata in serie A e ho capito che lo avevo realizzato. Ormai sono sette anni che milito tra A2 ed A1 e ho sempre più voglia di dimostrare il mio valore e trasmettere tutta la mia energia alla squadra».

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