Sirci-Bernardi: una causa per il professionismo nel volley

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Novembre 6, 2019 12:00 Updated

Sirci-Bernardi: una causa per il professionismo nel volley

Sirci-Bernardi

Gino Sirci e Lorenzo Bernardi (foto Michele Benda)

Ci sarà tempo per vedere come va a finire la battaglia legale tra la Sir Safety Umbria Volley Perugia ed il suo ex allenatore. Un quotidiano trevigiano ha reso noto che la prima udienza della causa tra le parti sarà il 12 giugno 2020. La separazione rocambolesca avvenuta nei mesi scorsi potrebbe modificare lo sport italiano. In ballo c’è infatti molto di più che una questione economica, c’è il riconoscimento dello status di professionista a cui la pallavolo guarda da tempo. Come noto il presidente Gino Sirci interruppe il rapporto con un licenziamento per giusta causa, una modalità inusuale in ambito sportivo visto che normalmente si parla di esonero. tanto da indurre il popolare Mister Secolo a equiparare la sua posizione a quella di un dipendente. A seguito del licenziamento notificatogli, Lorenzo Bernardi si è rivolto il primo agosto al giudice del lavoro del Tribunale di Perugia dichiarando attraverso le su pagine social: «Se mi licenzi per giusta causa significa che mi consideri un dipendente. Per il mio sport, però, sono ancora dilettante e non professionista: qualcosa non quadra». Su questo aspetto della vicenda si concentrano le attenzioni del Coni e degli esperti del settore. Oggi il professionismo esiste in Italia (legge 91 del 1981, ndr) solo per quattro sport, tutti declinati al maschile: calcio, ciclismo, golf e basket. Una eventuale sentenza favorevole potrebbe avere ripercussioni enormi, al pari della famosa legge Bosman, scatenando conseguenze ad oggi imprevedibili. Per saperne di più servirà attendere ancora qualche mese.

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