Vital Heynen: «Orgoglioso della mia Perugia»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Novembre 3, 2019 13:00 Updated

Vital Heynen: «Orgoglioso della mia Perugia»

Sir Safety Conad Perugia (festa)

gli atleti della Sir Safety Conad Perugia festeggiano la vittoria della supercoppa italiana 2019 (foto Maurizio Lollini)

In palio c’era il primo trofeo della stagione e la Sir Safety Conad lo ha conquistato all’ultimo tuffo. Ancora una volta Civitanova Marche si conferma campo appagante per i bianconeri. Una prestazione cinica quella dei canarini, non bastano però i trenta punti siglati dall’ex Zaytsev per rovinare la serata ai perugini, trascinati da Leòn. C’è infatti la firma del cubano sul trofeo che Perugia mette nel proprio palmares. I block-devils vincono la supercoppa italiana di pallavolo maschile, la seconda della loro storia. Euforia dilagante per i Sirmaniaci e per il presidente Sirci che vedono concretizzare i loro sforzi dopo una calda e controversa estate di cambiamenti. Gli umbri fanno doppietta dopo il trofeo messo in bacheca nel 2017. Centro al primo colpo per coach Vital Heynen, sul gradino più alto del podio a tempo record dopo l’arrivo in Italia: «Questa vittoria è soprattutto della squadra. Le prime partite stagionali non sono state facili, ma nell’ultima settimana ho visto che i ragazzi hanno capito non un sistema, ma una filosofia ed una mentalità che sono quelle di giocare insieme. Per me questo aspetto è fondamentale, è fondamentale non trovare l’errore, ma trovare la soluzione. Sono orgoglioso della squadra, in finale contro Modena, che è una squadra molto forte, abbiamo giocato cinque set senza calare mai con la testa e credo che abbiamo vinto grazie alla testa questa supercoppa». Va anche detto che Perugia e Modena alla vigilia del torneo, erano date entrambe per vittime sacrificali. Invece si sono trovate a giocarsi la finale del primo titolo della stagione, superando le superfavorite, una Trento che aveva identico schieramento dello scorso anno e quindi più rodata, ed una Civitanova Marche milionaria che poteva sfruttare anche il sostegno dei propri tifosi. Che però nessuno parte sconfitto lo ribadisce il libero Massimo Colaci: «Eravamo venuti a Civitanova Marche per vincere la coppa, come le altre formazioni ovviamente, e sono strafelice per come ce la siamo conquistata. Ci abbiamo creduto tanto, abbiamo sofferto ma è una grande soddisfazione anche per come siamo arrivati a questa final four. Ci davano tutti per spacciati, ma le partite prima bisogna giocarle. La finale è stata una partita incredibile, tiratissima, abbiamo affrontato una squadra fortissima e mi sono divertito un sacco in campo. La ricezione una chiave del match? Sapevamo che per avere delle chance dovevamo tenere in quel fondamentale. Siamo stati bravi, loro hanno tirato a mille, noi ci siamo aiutati tanto». Una vittoria in una partita da dentro-o-fuori è un balsamo che aiuta. Se, sulla carta, una squadra parte sfavorita e poi invece vince, può ottenere una spinta a credere maggiormente ne! lavoro che sta portando avanti. Se l’obiettivo è quello di colmare il gap tecnico che può esistere alla vigilia della stagione, una vittoria diventa il chiaro indizio che gli obiettivi sono raggiungibili. Lo conferma lo schiacciatore Filippo Lanza: «È stata una finale di altissimo livello con tutte e quattro le squadre preparate a combattere. La finale è stata lunghissima, difficile, con alti e bassi chiaramente, ma con un livello di gioco che di solito si vede molto più avanti in stagione. La nostra metamorfosi rispetto a dieci giorni fa? Siamo passati dalle stalle alle stelle molto velocemente, ma dobbiamo stare attenti perché il passo inverso è sempre dietro l’angolo, dobbiamo proseguire a lavorare tanto, ad affinare i nostri meccanismi e ad avere la stessa determinazione di questa supercoppa. In ricezione abbiamo fatto i numeri, tenendo contro una squadra che batteva davvero forte. Poi è chiaro che abbiamo dei terminali in attacco fantastici». Ma è stata anche la vittoria di chi lavora molto nell’ombra, magari meno appariscente degli altri, ma a conti fatti con un apporto sempre determinante, come il centrale Fabio Ricci: «È stata una partita sempre molto equilibrata, l’abbiamo vinta nel quinto con i break di Leo e Bata. Vincere è sempre molto bello, abbiamo iniziato la stagione con un trofeo ed è importante, ma ora torniamo in palestra a lavorare. Eravamo venuti a Civitanova Marche con l’idea di crescere e lavorare sulle cose che ci aveva chiesto il nostro allenatore. Direi che lo abbiamo fatto migliorando come squadra, migliorando nella fase muro-difesa e sbagliando di meno rispetto al solito. Poi ci siamo portati a casa la coppa quindi sono stati due giorni perfetti».

Sirci-Heynen
Gino Sirci e Vital Heynen felici (foto Michele Benda)

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