Gino Sirci: «Perugia deve crescere a muro»
Ingoiato il rospo bisogna voltare pagina. Lo deve fare anche se è davvero amaro questo boccone per la Sir Safety Conad Perugia che si è fermata ad un passo dal traguardo della coppa Italia. Perdere in finale, per giunta contro una multinazionale campione italiana, europea e mondiale in carica come Civitanova Marche, e perdere solo al tie-break, è paradossalmente una notizia che ha i suoi lati positivi. Certo è che dopo ventidue vittorie consecutive la serie si è interrotta proprio nella gara più importante degli ultimi tre mesi. Ecco perché sarà senza dubbio indispensabile lavorare sulla testa dei giocatori, più che sulla tecnica, per cancellare la delusione e trasformarla in rabbia agonistica. Occorrerebbe farlo subito anche se l’emergenza dovuta al coronavirus non permetterà ai block-devils di tornare in campo prima di mercoledì 4 marzo, data prevista per la gara di andata dei quarti di finale di champions league a Novy Urengoy. Sull’effettivo svolgimento della competizione continentale si attendono ovviamente conferme. Nel frattempo si guarda in casa propria per capire cosa è mancato per conquistare un set in più, quello che avrebbe potuto dare la terza coppa Italia al club bianconero. A posteriori l’analisi è più semplice, ma non troppo. Di certo come ha sottolineato il presidente Gino Sirci: «Nella pallavolo il risultato finale è sempre giusto e Civitanova Marche ha meritato di vincere giocando meglio di noi. A mio modo di vedere non abbiamo fatto una buona prestazione a muro e in questa maniera loro sono diventati dei fenomeni, non si può concedere questo vantaggio ad una grande squadra altrimenti ti punisce. Insomma, bravi loro anche se gli abbiamo facilitato un po’ il lavoro, comunque abbiamo perso contro una grande avversaria, mancando al servizio nei momenti topici della gara». Ma bisogna aggiungere anche che, come già successo lo scorso anno, il gioco di Perugia appare troppo prevedibile se si insiste sempre su Leòn e su Atanasijevic, chiamando in causa poco gli altri, e ciò agevola anche la difesa dei rivali che riesce a recuperare qualche pallone in più. E a questi livelli dove la differenza è minima, un pallone in più può voler dire tanto.