Ipotesi cambio di calendario in serie A1 femminile

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Febbraio 24, 2020 15:00 Updated

Ipotesi cambio di calendario in serie A1 femminile

Lega Pallavolo Femminile (bandiere)

le bandierine della Lega Pallavolo Femminile

La situazione di allarme coronavirus ha ripercussioni evidenti anche sul massimo campionato di pallavolo femminile che vede impegnata la squadra di Perugia interessata dall’allarme e dai provvedimenti restrittivi. Il presidente del consorzio della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris ha esposto le sue idee in merito: «Il consiglio di amministrazione si è riunito ed è stata unanime la posizione di sospendere i campionati di A1 e A2. La sospensione riguarda il turno infrasettimanale di mercoledì e anche quello del fine settimana successivo. È chiaro che ogni provvedimento sarà poi commisuralo all’evoluzione della situazione. Personalmente avrei sospeso il campionato già a partire dalla scorsa giornata. È chiaro che i tempi tecnici per recuperare le partite perse diventano difficili, se non impossibili, da trovare allo stato attuale, a maggior ragione se la situazione evolvesse in negativo. Mi sembra scontata l’ipotesi di un campionato che terminerà con una formula diversa rispetto a quella originariamente prevista. Per quanto riguarda la A1 le ipotesi, ancora tutte da vagliare con le società, possono essere quelle o di una cristallizzazione della classifica, o dell’eliminazione di alcuni turni play-off. Siamo assolutamente contrari a disputare le partite di campionato a porte chiuse. Noi non giochiamo in grandi stadi all’aperto, ma in strutture chiuse, di dimensioni molto diverse. Abbiamo innanzitutto a cuore la salute di atlete e tesserati, che non possiamo certo obbligare a girare l’Italia per disputare gare in situazioni di rischio, in questo momento ritengo che si debbano attuare azioni di massima responsabilità. Le autorità di governo e sanitarie spiegano che per contenere la diffusione del coronavirus bisogna bloccare i focolai. Dobbiamo dunque prendere serenamente atto che ridurre gli spostamenti e qualsiasi occasione di contagio è la strada da perseguire. Sottolineo inoltre che molte delle società ci segnalano come nei loro territori gli impianti pubblici e privati siano stati chiusi dalle autorità e dunque non ci sono palestre agibili per allenarsi. Immaginare che non ci si possa allenare ma si possano disputare partite ufficiali è qualcosa che si scontra con le evidenti disposizioni delle autorità sanitarie. Non avere strutture disponibili nemmeno per gli allenamenti, peraltro, penalizzerebbe solo alcune delle squadre di serie A. Aggiungo in questo senso che si porrà il problema, quando la situazione tornerà alla normalità, di consentire alle società costrette a stare ferme di riprendere regolarmente gli allenamenti prima di tornare a giocare i campionati. Conviene insomma fermare tutto, fare il punto quando sarà possibile e pensare a formule alternative. Stiamo già ragionando su un’organizzazione diversa del finale dei campionati e di eventuali modifiche sui format da adottare in A1 e A2. La situazione è in divenire e va affrontata con tranquillità, riteniamo di interpretare bene il senso di attenzione verso tutte e tutti con la richiesta di evitare viaggi e trasferte. Non capisco le forzature, lo sport si attribuirebbe delle responsabilità che non gli competono. Dipenderà dal periodo di sospensione, ovviamente, ma è certo che bisognerà trovare una formula diversa per la conclusione dei tornei».

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By Pianeta Volley Febbraio 24, 2020 15:00 Updated