Perugia-Civitanova: ancora loro nella finale di coppa Italia

gli atleti della Sir Safety Conad Perugia esultano (foto Michele Benda)

Mentre la paura e la prudenza fanno sospendere le gare dei campionati federali nel confine lombardo-veneto-emiliano, fra i centri commerciali alle porte di Bologna, la pallavolo italiana manda in scena una delle sue feste più grandi. Un evento che vale una mezza stagione e dove quasi novemila persone che urlano e festeggiano si godono lo spettacolo. Domenica si stabilirà chi fra Perugia e Civitanova Marche si prende il primo trofeo del 2020. Come negli ultimi due anni, le squadre che riescono ad essere più solide, che si sono spartite tutti i titoli in palio e che hanno cambiato poco, si affronteranno di nuovo. Una finale che si giocherà tanto sulle battute, quelle esplosive degli umbri e quelle un po’ meno potenti ma ugualmente letali dei marchigiani. Nello sport non ci sono mai vendette, ma quella tra le formazioni in campo non può che essere un’occasione per ribadire le propria superiorità sui rivali. La cura Heynen sta funzionando ma c’è ancora uno scoglio da superare per mettere il suo nome nella competizione. Ai microfoni della televisione nazionale Filippo Lanza ha detto: «Oggi ci riusciva un po’ tutto, secondo me siamo stati bravi all’inizio a tenere in ricezione le bordate loro, poi loro sono calati d’intensità. Quando Leòn è così in forma, quando Atanasijevic mette giù tutto, quando De Cecco corre su ogno pallone , è difficile non ottenere la vittoria. Io credo che non era semplice perché Modena veniva da partite due come quelle con Civitanova Marche e Trento ed era abituata a soffrire, mentre noi avevamo fatto una bella striscia di successi ma con minor sofferenza. Domenica sarà come tutte le finali molto incerta». Sarà anche una grande sfida tra cubani, di fronte quattro dei più forti giocatori della storia della pallavolo: Juantorena, Leal e Simon da una parte e Wilfredo Leon dall’altra. Ma la finale non sarà solo questo perché i perugini possono contare sui fenomeni Atanasijevic e De Cecco che hanno trascinato la squadra alla settima finale su dieci manifestazioni giocate nelle ultime tre stagioni. Proprio con le battute la Sir ha aggravato la crisi di Modena giunta all’appuntamento con grande euforia e convinzione di poter essere competitiva, salvo poi ricredersi. Civitanova Marche e Perugia, si preparano alla nuova grande festa della pallavolo: con un altro tutto esaurito… nonostante la paura per l’emergenza sanitaria e per il contagio.

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