Champions League: la Cev fa dietrofront, gare annullate

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 10, 2020 20:00 Updated

Champions League: la Cev fa dietrofront, gare annullate

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i palloni della champions league

Si sarebbe dovuta recuperare martedì 17 marzo a Maribor, in Slovenia, la partita valida per il ritorno dei quarti di finale della champions league maschile. La richiesta avanzata dalla Sir Sicoma Monini Perugia di avere la vittoria a tavolino per il mancato arrivo della squadra russa di Novy Urengoy non era stata accettata dalla Cev (Confédération Européenne de Volleyball) che, pur non avendo annullato la gara in programma ieri, aveva deciso in pratica di dare ragione agli stranieri in considerazione del forte rischio di contagio da Coronavirus nel territorio italiano. Il massimo organo sportivo continentale, non aveva voluto interrompere la partita, tanto che aveva lasciato programmato il match sino a oggi, ma lunedì mattina aveva dovuto richiamare in fretta gli arbitri internazionali ed il supervisor che stavano per prendere l’aereo verso l’Italia per bloccarli. Si era trattato dell’ennesimo braccio di ferro vinto dai club che avevano fatto valere le loro ‘ragioni di stato’ per evitare la trasferta italiana, considerata da molti governi assai a rischio contagio per la presenza diffusa del Covid-19. Come già stabilito per altre squadre che non sono scese in campo, anche questa partita si sarebbe disputata in campo neutro. Unica a non doverlo fare Civitanova Marche poiché i belgi del Roeselare avevano dato vinto il match ai marchigiani senza giocarlo, qualificandoli per la semifinale. Così già da stamattina la dirigenza dei bianconeri si era attivata per organizzare tutto ed effettuare le prenotazioni di albergo e ristorante, ma poi in serata era arrivato il definitivo stop. Poco male in fin dei conti poiché i block-devils sarebbero stati gli unici a dover giocare andata in casa degli avversari e ritorno lontano da casa. Ma anche perché, allo stato attuale, avrebbero dovuto affrontare la trasferta in autobus vista l’impossibilità di volare. Sembra cioè che la politica delle autorità nei diversi paesi europei sia sempre più condivisa, finalmente si va nella stessa direzione e dopo le gare a porte chiuse arriva la chiusura delle gare. Mai come oggi vale lo slogan #iorestoacasa anche nella pallavolo.

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