Filippo Lanza: «Ognuno faccia la propria parte»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 17, 2020 09:00 Updated

Filippo Lanza: «Ognuno faccia la propria parte»

Lanza Filippo (esulta)

Filippo Lanza

Nessuna nuova, buona nuova. Non avere altre notizie è di per sé una buona notizia, perché è segno che tutto procede bene. O meglio, che la situazione non è peggiorata. Se si guarda allo sport, infatti, tutto rimane immobile. La Sir Safety Conad Perugia di superlega maschile non ha avuto variazioni rispetto agli ultimi giorni. Nemmeno la consulta dei club ha potuto apportare idee nuove oltre quelle già espresse. L’intendimento di tutti è portare a termine il campionato italiano, sul come si vedrà. Dal confinamento delle mura di casa parla lo schiacciatore Filippo Lanza che esprime il suo pensiero: «Ci mancava di affrontare una situazione del genere. Era tanto che lo sport, pallavolo compresa, non si fermava in blocco. La situazione è ambigua, ci lasciano a casa ma non c’è modo di avere speranze, ogni giorno che passa le cose peggiorano. Questo mese servirà per capire se ad aprile ci si potrà muovere in maniera diversa da quella attuale. Siamo in attesa di capire che evoluzione avrà la pandemia, e di sapere se qualcuno vuole prendersi la responsabilità di decidere se il campionato può continuare oppure no. Io sinceramente ho i miei dubbi, è troppo difficile risistemare le cose che erano state programmate faticosamente. Dubito che ci siano miglioramenti a breve, diciamo che la quarantena può dare una grande mano, se tutti rispettano le regole come in Cina le cose saranno parzialmente risolte. Dobbiamo vivere questo momento in isolamento. Io non torno a casa da dicembre, in realtà non vedo la famiglia da tanto, la situazione nella zona di Verona è ad uno stadio più avanzato, le regole ed i blocchi sono stati più rigidi da molto tempo prima che uscisse il decreto del 10 marzo. La situazione è simile a quella che c’è a Perugia ma con un pizzico di preoccupazione in più c’è perché negli ospedali ci sono tantissimi problemi e pochi posti, gestire il quotidiano non è facile. Tutelarsi da questo virus è una regola che lo Stato ci sta imponendo. A Verona c’è molta attenzione, ma avevo previsto che la zona rossa sarebbe stata estesa a tutta l’Italia. Noi possiamo fare la nostra parte, condivido la scelta di aver bloccato tutti i campionati, c’è una emergenza in tutto il mondo e per fermare il contagio c’è bisogno di decisioni forti. Si sta facendo il massimo con tante raccolte fondi per aiutare le organizzazioni più bisognose e questo è importante».

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