Francesca Micori: «Ci rimbocchiamo le maniche»
Giorni tranquilli per chi resta a casa, molto più impegnativi ed agitati per chi lavora nei policlinici, magari in qualità di operatore socio-sanitario (oss), come la ex giocatrice di pallavolo Francesca Micori che è operativa nell’ospedale Media Valle del Tevere a Pantalla, struttura temporaneamente convertita in ‘Centro Covid-19’ per sopperire alle crescenti richieste dell’emergenza pandemica, e che racconta il momento: «Da una settimana a questa parte per me è cambiato tutto, dal lavorare a Medicina Generale a ritrovarsi catapultati in un mega reparto (in pratica tutto l’ospedale) adibito a Covid-19, quindi tutto malattie infettive. È cambiata l’assistenza ai pazienti con i quali prima riuscivi a rapportarti (familiari compresi), è cambiato il nostro modo di lavorare, tutte le sicurezze che avevo acquisito in anni di lavoro sono andate a farsi benedire. Ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti da zero con procedure e protocolli completamente diversi; anche a casa una certa distanza è sempre meglio tenerla. Prima bastava mettere la divisa e ci si poteva spostare in tutti i reparti tranquillamente per accompagnare i pazienti a fare i vari esami, per trasportare i prelievi, per ritirare e distribuire il vitto, ora ci sono tutti percorsi, sporchi e puliti, indossiamo il doppio camice, i calzari copri scarpe e le mascherine di tipo Ffpp2 o Ffpp3 con sopra la maschera di protezione facciale; tutti gli esami si fanno nella zona rossa».