Giuseppe Lomurno: «In Umbria condivideremo le scelte»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 13, 2020 08:00 Updated

Giuseppe Lomurno: «In Umbria condivideremo le scelte»

Lomurno Giuseppe

Giuseppe Lomurno (foto Maurizio Lollini)

La situazione è pesante, l’attesa è snervante, specie per chi è abituato al movimento come le società sportive della pallavolo. Si guarda alla data del 3 aprile come la fine di un incubo e si comincia a fare il conto alla rovescia sperando che sia quella la data di ripresa della consueta attività… della normalità. Chi dirige gli enti di promozione e sovrintende all’organizzazione dei campionati è responsabile di gestire una situazione assai complessa, è il caso della Fipav Umbria il cui presidente Giuseppe Lomurno afferma: «Non vogliamo fare allarmismo ma la situazione è più grave di quello che pensavamo. Bisogna capire come andrà avanti la pandemia. Naturalmente tutto quello che è il programma lo vorrei condividere con le società umbre, è giusto fare una riunione dove ognuno dice la sua e la maggioranza da un indirizzo che deve essere avallato dalla federazione nazionale. C’è da fare un distinguo tra regioni piccole come la nostra e altre più grandi, se cominciasse tutto dopo Pasqua, a metà aprile, per la serie C e per la serie D non ci sarebbero grossi problemi, sulle categorie giovanili invece il carico di impegni è più alto, ma anche lì si potrebbe slittare in avanti il calendario a patto che le finali nazionali siano abolite. Io mi sono già relazionato con gli altri presidenti regionali per capire come la pensano tutti. Credo che si debba condividere le decisioni, non si può fare altrimenti. Il punto interrogativo vero è capire quando si potrà ripartire, a Pasqua sarà tutto finito? È molto difficile saperlo oggi. Qualcuno dice congeliamo i campionati sino alla prima fase (girone d’andata) e poi facciamo play-off e play-out allargati a tutte le squadre. Riprendendo dopo Pasqua si potrebbe chiudere con uno sforzo di tutti (gare infrasettimanali) senza vanificare ciò che è stato fatto sino ad ora. Si è pensato fare corsi allenatori online, questo non è un problema, ma fare una conference-call con tutte le società è già più difficile. In passato sono state affrontate problematiche a causa del terremoto e le abbiamo gestite, ma erano relative ad alcune società ed alcuni territori, non a tutti, in questa circostanza la problematica è più estesa. Logicamente c’è una grande differenza tra regioni come Lombardia e Veneto da un lato e regioni come Umbria e Basilicata dall’altro, da questo punto di vista abbiamo meno problemi di altri, ma dovremo in qualche maniera uniformarci ad una linea comune della Fipav. L’unico modo per organizzare tutto sarebbe un giro di consultazioni, ma prima del 4 aprile non è facile. Colgo l’occasione per ringraziare le società umbre di aver recepito subito le direttive della federazione nazionale e per aver interrotto l’attività già dallo scorso 4 marzo, ben prima che arrivasse lo stop da parte del Coni e successivamente del Governo».

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