La Fipav Umbria 2 si difende dopo le condanne

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 12, 2020 08:00 Updated

La Fipav Umbria 2 si difende dopo le condanne

Fipav Umbria 2 (consiglieri)

presidente e consiglieri del comitato territoriale Fipav Umbria 2

Con una nota stampa inviata alle testate sportive, i dirigenti del comitato territoriale Umbria 2 della Federazione Italiana Pallavolo che hanno subito pesanti squalifiche dal giudice unico, hanno risposto alle accuse. I sottoscritti Luigi Dominici, Aldo Mencarelli, Davide Simonelli, Luigi Banella, componenti del Comitato Territoriale Umbria 2 della Fipav, a seguito della comunicazione ricevuta in data 9 marzo 2020 all’esito del procedimento instaurato nei loro confronti avanti al Tribunale Federale, basato su contestazioni della Procura Federale il cui contenuto era stato ampiamente e preventivamente illustrato alle società umbre in occasione delle molteplici riunioni tenute dagli stessi sul territorio, comunicano di essere stati sospesi da ogni attività federale (17 mesi per il presidente Dominici, da 14 a 15 mesi per i consiglieri). La pur articolata e puntuale difesa predisposta dall’avv. Raffaello Agea, che aveva comprovato come le contestate modalità di svolgimento dei campionati di competenza territoriale suddivisi tra i due comitati territoriali Umbria 1 e 2 non fossero in realtà contrarie alle normative federali, ma addirittura conformi alle norme emanate anno per anno e in ogni caso oggetto di apposite delibere a livello territoriale e regionale, non è stata purtroppo recepita. Anche il dato di fatto che tali delibere fossero state ampiamente e precisamente comunicate alla federazione nazionale sin dal 2017 e fin da allora mai oggetto di rilievo ed eccezione alcuna da parte della Federazione predetta, con ciò evidentemente creando un legittimo affidamento peraltro condiviso anno per anno con tutte le Società partecipanti, è stato del tutto trascurato. Detti argomenti, come detto, non sono stati in alcun modo presi in considerazione dal tribunale, che per contro ha meramente richiamato generiche ‘violazioni’ dei regolamenti, ma senza alcuna, pur necessaria, specificazione. Analogamente ha fatto il tribunale per gli altri punti di accusa, pur in presenza di una difesa che ha potuto dimostrare, carte alla mano, la regolarità di tutti gli accordi economici senza alcun danno per la federazione. Tanto che lo stesso esperto nominato, contrariamente a quanto affermato in sentenza, aveva avuto modo di certificare la validità complessiva dei bilanci e non certo la loro non veridicità. Tralasciando altre motivazioni espresse in maniera alquanto ‘sbrigativa’ e su altre questioni di minor rilevanza in modo forse superficiale, non senza sottolineare come tutte le risorse siano state utilizzate esclusivamente per fini strettamente istituzionali, gli scriventi comunicano la loro intenzione di proporre reclamo avanti alla Corte Federale d’Appello, che certamente potrà accertare la loro completa estraneità rispetto ai fatti contestati. Ciò non senza sottolineare come l’attività svolta da tutto il consiglio negli ultimi tre anni sia stata svolta nell’unico interesse della pallavolo umbra, i cui frutti sono peraltro sotto gli occhi di tutti, anche sotto forma di una tranquilla situazione finanziaria del comitato stesso (bilancio in attivo e depositi bancari ampiamente attivi) al momento del passaggio delle consegne che avverrà nei prossimi giorni. Il comitato rimane comunque a disposizione, pur con le limitazioni dovute al particolare momento di emergenza, di tutte le società ed organi di informazione per dimostrare, carte alla mano, la correttezza del proprio operato.

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